Un costrutto importante da considerare nella gestione del diabete e il panorama in evoluzione delle terapie specie l’auto-efficacia. La ricerca sull’efficacia del sé ha il potenziale per informare e assistere l’équipe diabetologica e i pazienti con diabete di tipo 1. In tal senso è stato effettuato lo studio dal Dipartimento di infermieristica, Centro di ricerca per le malattie non trasmissibili, Jahrom University of Medical Sciences, Jahrom, Iran.
In questo studio di correlazione descrittiva sono stati arruolati 200 adolescenti con diabete di tipo 1. Per misurare l’intelligenza spirituale, il questionario di 24 domande sul rapporto di autovalutazione spirituale e per misurare l’autoefficacia del diabete, (8 domande). La raccolta dei dati è stata condotta mediante semplice campionamento. I dati sono stati analizzati utilizzando analisi Pearson, media e test di analisi della deviazione standard.
Quasi il 66% dei partecipanti era di sesso femminile, l’età media dei campioni era di 17,10 ± 1,85 anni, la durata media del diabete era di 5,98 ± 3,79 anni e il 62,5% aveva una storia di diabete nei parenti di primo grado. Quasi il 42% dei partecipanti erano i primi figli della famiglia e il 29,5% studiava all’università. Il punteggio medio dell’intelligenza spirituale era 60,42 ± 12,9. Il punteggio medio di auto-efficacia era 5,41 ± 1,87. I punteggi medi nel pensiero critico, produzione di significato personale, consapevolezza trascendentale, espansione dello stato cosciente erano 18,31 ± 4,3, 13,17 ± 3,36, 11,26 ± 3,36, 46,14 ± 1,04, 11,33 ± 1,04 e 11,89 ± 3,9, rispettivamente.
Il livello alfa di Cronbach al livello di intelligenza spirituale e autoefficacia era rispettivamente di 0,903 e 0,082, con un livello di confidenza del 95%.P = 0,026). Non c’era alcuna relazione significativa tra auto-efficacia e sottoscale di intelligenza spirituale.
Questo studio ha dimostrato che l’intelligenza spirituale è correlata all’auto-efficacia e ha un ruolo decisivo nel migliorare la salute degli adolescenti con diabete.
Pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Education and Health Promotion del 31 Agosto 2018.