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Secondo l’immaginario comune diabete tipo 1 è sinonimo di giovanile o comunque adulto, ma….

L’incidenza del diabete di tipo 1 è in aumento del 2-5% all’anno ed è costante per i primi sei decenni di vita, con un numero sempre maggiore di persone che raggiungono l’età avanzata. Sebbene sia incoraggiata l’autonomia nel gestire il diabete di tipo 1, sorgono problemi quando un individuo è meno in grado di prendere decisioni quotidiane riguardo al proprio diabete. 

La capacità di autogestirsi non può essere prontamente trasmessa ai membri della famiglia, e gli anziani con diabete di tipo 1 dipendono sempre più dalla cura della comunità. 

I ricoveri ricorrenti si verificano quando gli anziani dimenticano di prendere l’insulina nonostante i contributi degli infermieri di distretto e possono esserci delle difficoltà a livello di scelta del regime di insulina quando l’assunzione di cibo è scarsa.

Oltre 200.000 persone in Inghilterra e Galles hanno il diabete di tipo 1. Dopo la scoperta di insulina, divenne chiaro che le persone con diabete avevano una ridotta aspettativa di vita e negli anni ’50 qualcuno con diabete di tipo 1 potrebbe aspettarsi di vivere solo fino alla sesta decade prima di loro morto per complicazioni diabetiche. Da allora, la longevità è aumentata e numeri significativi vivono nel loro ottavo decennio.

L’età influisce sulla capacità delle persone di gestire il diabete, in particolare se accompagnato da complicazioni geriatriche, come la demenza e la fragilità. C’è una mancanza di prove della ricerca su come basare le linee guida per la cura nei pazienti di tipo 1 deboli, ma le organizzazioni internazionali riconoscono l’importanza di questo gruppo vulnerabile e hanno sviluppato orientamenti per gli obiettivi glicemici e la modifica del rischio cardiovascolare.
Proponiamo raccomandazioni che riconoscono la necessità di individualizzare il trattamento.

Questi sottolineano l’importanza di fornire istruzione e formazione per i professionisti responsabile per le persone anziane con diabete di tipo 1 per garantire che possano gestire questo condizione con sicurezza e comprensione.

L’Italia un paese sempre più vecchio, non trova ancora una riscontro concreto e una linea chiara che sia di supporto per gli anziani afflitti da diabete tipo 1 e altre patologie, complicanze. E’ capitato di sapere ad esempio di persone anziane sole, e la solitudine con il tipo 1 è dominante nel nostro presente e futuro, residenti in case di riposo con operatori incapaci di gestire la terapia insulinica e tutto l’ambaradan della patologia diabetica, con una assenza in tale ambito sia degli specialisti che delle organizzazioni no profit, del volontariato. 

La materia è vasta e nei prossimi mesi ci faremo carico di questo lato oscuro della realtà diabetica: a cominciare dalle ulcere da pressione (piaghe da decubito) fino all’affrontare i dei diritti dei malati e dei morenti, della loro, nostra dignità nella sua intera parabola esistenziale.

Riferimenti degli studi: Diabetic Medicine del 21 gennaio 2019.

Practical Diabetes del 5 marzo 2015