Associazione della funzione cognitiva e della struttura neurale e vascolare retinica nel diabete di tipo 1.
La disfunzione cognitiva è un problema di salute pubblica crescente e poco studiato nella popolazione affetta da diabete di tipo 1 che invecchia ed è difficile e richiede tempo da diagnosticare. Studi sul diabete di tipo 1 di lunga durata hanno riportato che la presenza di retinopatia diabetica proliferativa (PDR) era associata a disfunzione cognitiva.
Questo studio ha valutato se le anomalie strutturali e vascolari della retina, che rappresentano un’estensione del sistema nervoso centrale, sono associate a deterioramento cognitivo e altre complicanze del diabete di tipo 1.
Lo studio osservazionale trasversale è stato fatto su individui con ?50 anni di diabete di tipo 1 (Joslin Medalist Study) all’interno dell’Ospedale universitario di Boston negli Stati Uniti.
129 partecipanti con test cognitivo completo.
Principali misurazioni riprese: misure di test cognitivi convalidati che includevano velocità psicomotoria e memoria immediata e ritardata. La tomografia a coerenza ottica (OCT) e l’angiografia OCT (OCTA) sono state eseguite per ottenere spessori dello strato retinico neurale e densità vascolare (VD) per il plesso capillare retinico superficiale (SCP) e profondo (DCP). Modellazione multivariabile aggiustata per potenziali fattori di confondimento associati ai risultati in analisi non aggiustate.
Risultati: la diminuzione della densità dei vasi dell’SCP e del DCP è stata associata a un peggioramento della memoria ritardata (DCP: p = 0,002) e alla velocità psicomotoria della mano dominante (SCP: p = 0,01). L’assottigliamento dello strato nucleare esterno della retina è stato associato a una peggiore velocità psicomotoria sia nelle mani non dominanti che in quelle dominanti (p = 0,01 ep = 0,05, rispettivamente). Lo spessore dello strato plessiforme esterno era associato a memoria ritardata (p = 0,04).
In conclusione, questi risultati suggeriscono che l’imaging retinico non invasivo utilizzando OCT e OCTA può aiutare a stimare i rischi di disfunzione cognitiva nelle persone con diabete di tipo 1.
Pubblicato il 30 dicembre 2020 in JCEM.