Il gomito del tennista, noto anche come epicondilite laterale, è una condizione dolorosa che colpisce il tendine degli estensori del polso e delle dita all’origine del gomito. Nonostante il nome, questa condizione non è limitata solo ai tennisti, ma può colpire anche altre persone coinvolte in attività che richiedono movimenti ripetitivi del polso e della mano.

Ecco alcuni suggerimenti su come trattare il gomito del tennista:

  1. Riposo: Dopo aver identificato i sintomi del gomito del tennista, è importante evitare o ridurre l’attività che provoca dolore. Riposare il braccio e permettere ai tessuti di guarire è fondamentale per il recupero.
  2. Ghiaccio: L’applicazione di impacchi di ghiaccio sulla zona colpita può aiutare ad alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Si consiglia di applicare il ghiaccio per 15-20 minuti, diverse volte al giorno.
  3. Compressione: L’utilizzo di un bendaggio elastico o di un tutore può fornire sostegno e compressione alla zona del gomito, riducendo il carico sul tendine e contribuendo al recupero.
  4. Farmaci anti-infiammatori: L’assunzione di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene, può aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione. È importante consultare un medico prima di assumere qualsiasi farmaco.
  5. Fisioterapia: Un fisioterapista può fornire una serie di esercizi e terapie per ridurre il dolore, migliorare la flessibilità e rafforzare i muscoli dell’avambraccio. La terapia fisica può essere un aspetto importante nel processo di recupero.
  6. Stretching e rinforzo: Eseguire esercizi di stretching e rinforzo per i muscoli dell’avambraccio può aiutare a migliorare la flessibilità e la forza muscolare, riducendo così il rischio di ricadute.
  7. Evitare movimenti ripetitivi: Evitare o modificare i movimenti che causano dolore può essere utile. Se necessario, un istruttore di tennis o un fisioterapista può consigliare modifiche nella tecnica o nell’attrezzatura per ridurre il carico sul gomito.

È importante sottolineare che queste sono solo delle linee guida generali e che ogni caso può richiedere un approccio personalizzato. Se il dolore persiste o peggiora nonostante l’auto-trattamento, è consigliabile consultare un medico o un fisioterapista per una valutazione e un piano di trattamento specifico.