L’intelligenza artificiale (IA) è ormai una parte integrante della nostra vita quotidiana. Da assistenti virtuali a sistemi di guida autonoma, l’IA ha dimostrato di essere un potente alleato per semplificare molte attività umane. Tuttavia, con l’aumento della dipendenza dall’IA, è diventato essenziale garantire la sicurezza di queste applicazioni, specialmente quando si tratta di dati sensibili e operazioni critiche.

Recentemente, gli scienziati hanno tratto ispirazione dal cervello umano per sviluppare una nuova tecnica che rende le applicazioni basate sull’IA più robuste e resistenti agli aggressori. Questo approccio innovativo promette di aprire nuove strade nella protezione delle applicazioni AI, contribuendo a garantire la privacy e la sicurezza dei dati sensibili.

Questo è un campione di immagini che i ricercatori hanno generato per il loro attacco simulato prima di eseguire il loro nuovo metodo di difesa. 
Le immagini x1 sono state classificate correttamente, le immagini x2 sono gli esempi contraddittori che hanno indotto una rete indifesa a classificarle erroneamente.
CREDITO: ©2023 Ohki & Ukita CC-BY

Il Cervello Umano come Fonte di Ispirazione

Il cervello umano è una macchina biologica straordinaria che è stata perfezionata dall’evoluzione per milioni di anni. È in grado di elaborare informazioni complesse, imparare da esperienze passate e adattarsi rapidamente a nuove situazioni. Gli scienziati hanno sempre cercato di comprendere i segreti del cervello umano e applicarli all’IA. Questo nuovo approccio prende spunto dalla capacità del cervello di rilevare e rispondere alle minacce in tempo reale.

L’Approccio “Neurale” alla Sicurezza dell’IA

L’idea principale di questo approccio è quella di creare un sistema di sicurezza per le applicazioni basate sull’IA che funziona in modo simile al sistema nervoso umano. Questo sistema neurale per la sicurezza dell’IA è progettato per monitorare costantemente l’ambiente in cui opera l’IA e rilevare eventuali anomalie o attività sospette.

Come il cervello umano rileva le minacce attraverso il sistema nervoso per attivare una risposta appropriata, questo sistema neurale per l’IA può rilevare tentativi di attacchi informatici o violazioni della sicurezza. Quando rileva una minaccia potenziale, attiva misure difensive automatiche per proteggere l’applicazione basata sull’IA e i dati associati.

Vantaggi e Applicazioni Potenziali

Questo approccio offre diversi vantaggi significativi. Innanzitutto, rende le applicazioni basate sull’IA molto più resilienti contro attacchi informatici, rendendo più difficile per gli aggressori comprometterle. Inoltre, riduce la necessità di costose e complesse misure di sicurezza esterne, poiché il sistema di sicurezza neurale è integrato direttamente nell’applicazione stessa.

Le applicazioni potenziali di questa tecnica sono ampie. Potrebbe essere utilizzata per proteggere sistemi di guida autonoma, reti neurali utilizzate in medicina, applicazioni finanziarie e molto altro. Inoltre, potrebbe essere utilizzata per rafforzare la sicurezza delle infrastrutture critiche e delle operazioni militari basate sull’IA.

Conclusioni

L’ispirazione presa dal cervello umano per migliorare la sicurezza dell’intelligenza artificiale rappresenta un importante passo avanti nella protezione delle applicazioni basate sull’IA. Questo approccio neurale promette di rendere l’IA più robusta e resistente agli attacchi, aprendo nuove prospettive per l’uso sicuro dell’IA in una vasta gamma di settori. Mentre l’IA continua a evolversi e a integrarsi nella nostra vita quotidiana, la sicurezza rimane una priorità critica, e questa nuova tecnica offre una soluzione promettente per affrontare le sfide della protezione dei sistemi basati sull’IA.

Reference: Neural Networks 16 set 23