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Le volte che ricevi un segnale rispondi istintivamente: un saluto, una chiamata di qualsiasi tipo o invito e via di sullo stesso tipo. La sensibilità è variabile da soggetto a soggetto ognuno reagisce a modo suo e anche il cambiare del tempo, delle stagioni incide in questo atto naturale. Fin da piccini vedere appartiene ad uno dei principali sensi per cogliere l’esistenza della realtà circostante e della vita stessa. E ben vedere sappiamo in che misura è importante vedere e bene, preservare la vista il più e meglio possibile. Secondo una disciplina che mi son dato, con l’avanzare degli anni di vita e diabete accompagnati dalla retinopatia diabetica, effettuo due volte l’anno la visita oculistica completa e una fluorangiografia della retina. Solitamente il periodo per me indicato al fine di far cadere tali accertamenti si colloca nelle stagioni di mezzo: primavera e autunno, per meglio affrontare l’estate, periodo dell’anno con maggiore irradiazione solare all’opposto dell’inverno con minore ma non meno potente. L’appuntamento per il controllo della vista deve essere una buona abitudine per noi diabetici tutti, a prescindere dalla presenza o meno di problemi, e oltre ai retinopatici lo sanno anche molto bene tutti gli zuccherini vaganti per il rinnovo della patente auto e simili.

La visita fondamentalmente consiste nell’esame del fondo oculare, è un accertamento oculistico diagnostico del fundus oculi utilizzato per studiare le strutture interne al bulbo oculare: corpo vitreo, retina (e specialmente la sua zona centrale, detta macula) e nervo ottico. L’esecuzione dell’esame richiede quasi sempre la dilatazione della pupilla. Oltre allo specifico test sarebbe opportuno controllare anche la pressione dell’occhio negli adulti (prevenzione del glaucoma).

Invece per accertare in dettaglio lo stato della retina la prova specifica è data dalla fluorangiografia, un un esame diagnostico oculistico che consente di studiare accuratamente i vasi sanguigni della retina e della coroide. Funziona iniettando in vena un mezzo di contrasto: così l’oculista può osservare con particolare accuratezza lo stato di salute delle due strutture oculari. Grazie a questo esame si riescono a mettere in evidenza le aree non irrorate (ischemiche) ed eventuali lesioni provocate da nuovi vasi che si sviluppano a causa di carenza di ossigeno. Può anche funzionare come una mappa: consente al medico di colpire con precisione le zone malate con uno speciale raggio laser (detto laser argon). In seguito ad iniezione di fluoresceina la cute assume una colorazione giallo/marrone; questa si manifesta alcuni minuti dopo l’iniezione, si fa gradualmente più chiara e dopo circa sei ore scompare. Le urine hanno per qualche ora un colorito più scuro. Gli effetti collaterali sono poco frequenti e generalmente non pericolosi. Effetti collaterali più gravi sono costituiti dalle reazioni allergiche, pertanto se abbiamo allergie è doveroso dirlo prima dell’effettuazione dell’esame stesso.

Ricordo ancora come l’unica strada sicura per preservare la nostra retina è costituita dal buon controllo della nostra glicemia e dall’ottenimento di un discreto livello di compenso glicemico, poiché lunghi periodi di scompenso finiscono per danneggiare i nostri vasi e arterie a cominciare proprio dai più piccoli come quelli nell’occhio. Ecco abbiamo a cuore il nostro diabete e la nostra vista, così avremo cura della salute in ogni senso.