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Lotta dura senza paura

(AGI) – Montesilvano (Pescara), 9 apr. – Sono piu’ di 3.200.000 le persone con diabete nel nostro Paese; oltre 42.000 in Abruzzo, regione che si trova al di sopra della media nazionale (5,4% la percentuale di popolazione con la malattia in Italia, rispetto al 6,6% abruzzese) e che occupa il terzo posto nella classifica delle regioni italiane con la piu’ ampia quota percentuale di persone con diabete. Il diabete e’ una malattia in continua crescita: rappresenta quello che l’Onu ha definito un grave problema di sanita’ pubblica per il pianeta. Si stima, infatti, che il numero di persone colpite dalla malattia nel mondo crescera’ dai 171 milioni del 2000 ai 592 milioni nel 2035. Anche nel nostro Paese, negli ultimi anni, si e’ assistito a una vera e propria esplosione del fenomeno: alla fine del secolo scorso il diabete interessava meno di 4 italiani su 100, oggi siamo a oltre 5 su 100. Rispetto a 10 anni fa ci sono in Italia quasi un milione di persone in piu’ con diabete diagnosticato. Per affrontare questa emergenza anche l’Italia si e’ attrezzata e nel 2013 ha approvato il Piano nazionale della malattia diabetica, che delinea strumenti e iniziative volti a favorire prevenzione, assistenza e cura della malattia. Per discutere delle opportunita’ scaturite da questo documento, si ritroveranno a Montesilvano, sabato 11 e domenica 12 aprile, i presidenti delle oltre 100 associazioni che aderiscono a Fand – Associazione italiana diabetici, la maggiore associazione di persone con diabete in Italia e al cui fondatore, Roberto Lombardi, si deve la legge 115/1987, che tutela i diritti delle persone con diabete. L’incontro di Montesilvano, presieduto dal presidente nazionale Fanddiabete Egidio Archero, e a cui parteciperà’ il presidente di Diabete Italia Salvatore Caputo, sara’ anche l’occasione per fare il punto sul livello e la qualita’ dell’assistenza diabetologica nella regione Abruzzo, oltre che per lanciare un forte appello a tutte le associazioni di volontariato della regione affinche’ creino quel Coordinamento regionale oggi realta’ nella maggior parte d’Italia. “I Coordinamenti regionali delle associazioni di persone con diabete non sono solo un suggerimento del Piano nazionale per la malattia diabetica, ma un concreto strumento attraverso il quale lavorare insieme, facendo fronte comune per essere coinvolti nelle decisioni assunte dalle Istituzioni e ottenere risultati tangibili, come e’ accaduto, ad esempio poche settimane fa, con l’approvazione della nuova Legge regionale sul diabete nella vicina Regione Marche”, spiega Egidio Archero. Parteciperanno all’incontro Ester Vitacolonna, docente dell’universita’ “G. D’annunzio”, responsabile del Comitato scientifico di Diabete Italia, che trattera’ il tema dell’assistenza diabetologica e il Piano nazionale; Rossella Iannarelli, direttore U.O. Diabetologia dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila, con un intervento sull’automonitoraggio glicemico nella cura del diabete mellito, e Antimo Aiello, direttore UOC Diabetologia-Endocrinologia presso il presidio ospedaliero di Campobasso, che offrira’ una panoramica sulle problematiche del piede diabetico.