Sogni, desideri, speranze, presenti nelle segrete stanze dell’anima avvolgono lo spirito imbelle del giovane ribelle, o forse no? Cosa vuoi di più dalla vita? Grande domanda vero, con una malattia la guarigione ovvio ma noi umani siamo anche pragmatici a volte, e ci poniamo il progetto di costruire un sistema per conviverci il meglio possibile quando la medesima è inguaribile, cronica, come nel caso del diabete. Allora per giungere al vivo delle questione: la tecnologia sta facendo ricerche importante e ogni qual tanto escono pezzetti di novità, gadget, che portano dei piccoli perfezionamenti nella pratica. Il glucometro visibile al buio, la penna per iniezione che tiene a memoria la quantità d’insulina fatta l’ultima volta, la memorizzazione dei dati e l’elaborazione veloce delle statistiche. Ma prima ancora le innovazione che hanno portato al salto di qualità nelle vita d’ogni giorno del diabetico insulinodipendente son state: l’avvento della plastica ovvero l’abbandono delle siringhe di vetro con preventiva bollitura per la sterilizzazione e l’arrivo dei glucometri portatili per il controllo domestico e veloce del livello della glicemia. So che ai più faranno sorridere le predette elencazioni ma una volta sarebbe “carino” fare rivivere per una paio di giorni la pratica attuazione della vita con il diabete in una sorta di operazione “nostalgia” solo per farsi uno scampolo d’idea e toccare con mano il significato concreto del termine innovazione.
Naturalmente non finisce qui il processo di crescita del bagaglio di tecnologie disponibili e prossime venture per noi zuccherosi. Oggi come oggi sono ancora diversi gli aspetti da migliorare e avere da conto per ottenere una vita ancora più compensata a livello glicemico e limitando così svarioni e sbalzi della malattia.
Così facendo una panoramica, ricognizione dei bisogni e delle richieste da avanzare verso la ricerca biomedicale e industriale per fare uscire prodotti nuovi sì e veramente d’aiuto per noi diabetici mi sono venuti in mente questi:
Un puntatore epidermico in grado di individuare il punto esatto ove poter iniettare l’insulina o innestare il catetere per l’infusione senza incappare in capillari o micro vasi, come micro lipomi o altri ostacoli che vanno a ostacolare l’erogazione e deflusso del farmaco immesso.
Un glucometro veramente intelligente, ovvero con un sistema di calcolo e consiglio di bolo, dose d’insulina personalizzato fatto in modo tale da poter tener conto sia dei carboidrati che degli altri fattori fisici attivi (sport, lavoro e simili) oltreché la glicemia naturalmente per elaborare un algoritmo previsionale prossimo all’affidabilità completa.
Un congegno identificatore della posizione del diabetico (GPS) con segnale d’allerta in caso d’emergenza, oltre alle info essenziali circa il proprio stato patologico così da poter essere soccorsi e salvati con maggiore rapidità (tenendo conto anche della frequenza, oggi, con cui viene omesso il soccorso).
Infine la progettazione di strumenti elettronici a batteria ricaricabile ad esposizione solare, una scelta non solo ecologica ma che evita anche si starsi a sbattere per cercare il ricambio del pezzo proprio guarda caso nel momento in cui la rivendita è chiusa.
Naturalmente quanto ho scritto è una personale ricognizione dei fabbisogni e tal proposito il concorso di idee per migliorare la vita con il diabete è sempre aperto, quindi commentate e mettere le vostre proposte per condividerle in rete e…….