L’esposizione alla luce intensa potrebbe influenzare il metabolismo, segnala un nuovo studio della Northwestern Medicine.
Gli scienziati della Northwestern hanno trovato che una esposizione alla luce intensa rilascia una maggiore resistenza aell’insulina rispetto a una mancata esposizione alla luce sia al mattino che alla sera. In serata, al contrario la luce intensa ha causato un più alto picco di glucosio (livelli dello zucchero nel sangue).
Si parla di insulino-resistenza quando le cellule dell’organismo diminuiscono la propria sensibilità all’azione dell’insulina; ne consegue che il rilascio dell’ormone, in dosi note, produce un effetto biologico inferiore rispetto a quanto previsto, con conseguente accumulo di zuccheri nel sangue. Nel corso del tempo, il livello del glucosio nel sangue in eccesso potrebbe provocare un aumento del grasso corporeo, di peso e un più alto rischio per il diabete.
“Questi risultati forniscono ulteriori prove di come l’esposizione alla luce intensa può influenzare il metabolismo”, ha detto Kathryn Reid, autore principale dello studio e ricercatore di neurologia presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine.
“E ‘bello che la luce intensa, brillante abbia questo effetto, ma non abbiamo ancora capito il perché”, ha detto Reid. “In teoria, si potrebbe utilizzare la luce per manipolare la funzione metabolica”.
Precedenti ricerche da parte degli scienziati della Northwestern hanno mostrato che le persone le quali avevano ricevuto la maggior parte della luce intensa del mattino pesavano meno di quelle esposte per la maggior parte a luce intensa dopo le 12. I ricercatori hanno voluto capire perché. Gli studi sui topi hanno anche mostrato che questi avevano mantenuto un apporto di luce costante cosi da alterare il metabolismo del glucosio e l’aumento di peso rispetto ai topi di controllo.
“I nostri risultati mostrano che l’insulina non era in grado di portare intensamente i livelli di glucosio di nuovo ad un livello base dopo un pasto con luce intensa nel corso dell’esposizione serale”, ha detto il primo autore Ivy Cheung, un borsista post-dottorato in neurologia presso la Feinberg. “I risultati di questo studio sottolineano che l’impatto ambientale dell’illuminazione incide sui risultati per quanto riguarda la nostra salute.”
Il documento è stato pubblicato il 18 maggio sulla rivista PLoS One .