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educazione-digitale-manifesto2Partirà sabato 17 dicembre 2016, nella prestigiosa sede di Tim Space a Milano, il Progetto #Digital #Education: prima e unica iniziativa davvero innovativa nel campo, con l’obiettivo di cambiare le cose dal profondo. Il progetto, ideato ed elaborato come format nazionale, roadshow con tappe in tutta Italia per il 2017, fissa così a grande richiesta il suo primo appuntamento nel capoluogo lombardo.

Frutto di un’elaborazione triennale, lanciato oggi sulla spinta di un’emergenza sociale, un dovere morale e civico non più rinviabile, il Progetto #Digital #Education – nato dal mondo digitale, contro i suoi rischi, e in ciò al, col e per il digitale – si propone come il primo vero, nuovo Corso di Formazione di Educazione Digitale all’insegna di 3 concetti chiave mai declinati in questa veste:

1. «Responsabilità» di avviare con coraggio un percorso di rinnovamento, innovazione e rottura degli schemi precostituiti nel segno di un’autentica, matura consapevolezza.

2. Di che cosa? Della Rete e del mondo digitale come Strumento, non buono né cattivo in sé, ma in base all’uso che se ne fa.

3. A qual fine? Per Aiutare tutti – famiglie, genitori e figli in primis, ma anche «addetti ai lavori» e manager, consulenti e aziende, professionisti e persone che semplicemente frequentino (o non ancora) la Rete, così come esponenti a ogni livello del mondo culturale, economico, politico e sociale – ad acquisire e far acquisire competenze e mezzi, nuove attitudini mentali e abitudini pratiche per un uso intelligente, sicuro, proficuo del mondo digitale: Internet e Web, social network e social media, in generale il mondo tecnologico col suo universo di apparecchi, parte ormai integrante di uffici e case, del nostro modo di pensare e persino di vestire. Scopo, imparare ad Aiutarci nel digitale e grazie al digitale, agli strumenti che, se ben usati, esso offre: a vivere un digitale utile, etico, usato bene per il bene, che così sprigionerà la sua utilità e proficuita? per la vita nostra e dei nostri figli.

Un corso, dunque, nato dal mondo digitale. Progettato negli anni a partire dalla frequentazione quotidiana, personale e professionale, della Rete – vivendo ogni attimo al ritmo del battito delle community online – nella rielaborazione costante delle lezioni apprese in strategie, ogni volta sperimentate nella pratica e così via via perfezionate, il corso rompe le acque oggi su esplicita richiesta del mondo stesso della Rete: di tante mamme e famiglie online (ma anche offline), che avvertono oggi anch’esse l’urgenza non più procrastinabile di una chiara coscienza e conoscenza della Rete. Di una Educazione Digitale per mamme e papà (non solo, ma in primo luogo), per i nostri figli: il nostro domani, il nostro oggi.

Un corso contro i rischi del digitale, che un approccio ingenuo, immaturo, candido e infantile a Rete e mondo hi-tech – dunque un loro uso inappropriato – può ingenerare a livello sociale, culturale, educativo anzitutto, nonché economico e politico.

Un corso al, col e per il digitale: per scoprire come usare bene Rete e mondo hi-tech avvicinandoci insieme al digitale, individuandone gli usi più efficaci tramite cui crescere e migliorare noi, la nostra famiglia, i nostri figli, la società, per salvare alla fine il digitale stesso e noi bene Rete e mondo hi-tech, con lui. Per dar cioè il meritato (ma equilibrato) rilievo a tutte le luci (al netto delle ombre) che questo mondo porta con sé e che possiamo, dobbiamo, metter a frutto per noi.

I contenuti, le strategie e tattiche che il corso intende trasmettere si fondano su un solo, ma del tutto innovativo, concetto cardine: Rete, Web, Social Network, Social Media sono strumenti.
10 anni fa, i primi scoppi di entusiasmo collettivo. Nel 2009 si arrivò persino alla candidatura di Internet al Premio Nobel per la pace, avviata da Riccardo Luna, allora direttore di Wired.

Negli anni poi un’onda di segno contrario, non meno pericolosa: anche sullo stimolo di una cronaca sempre piu? concitata, rilanciante notizie drammatiche sulle conseguenze di un uso distorto, quando non criminoso, della rete, sale la tendenza a condannar il mondo online, la tentazione di censurarlo, di chiudere, controllare, manipolare la Rete.

Per evitar la trappola degli eccessi opposti – entrambi inutili ma ancor più dannosi – cautelandosi dai pericoli insiti nei nuovi media e sfruttandone però i benefici, corre l’obbligo oggi di comprendere che il digitale è uno strumento: non buono né cattivo in sé, ma tale in base all’uso che se ne fa. Come un martello: utilizzabile per il bene – per appenderci un chiodo – o per il male – per uccidere qualcuno. Non dunque con entità astratte e superiori – libertarie e democratiche per alcuni, armi del demonio per altri – abbiamo qui a che fare: bensì con mezzi potenzialmente assai proficui anche e proprio a scopo educativo.

Peccato, però, che l’uso fattone sinora si sia invece rivelato spesso pessimo.

Se vogliamo che il digitale esplichi le sue potenzialità, urge una nuova Educazione Digitale che reinterpreti la parola detta e scambiata in Rete come dialogo, colloquio autentico: come una condivisione di esperienze utili-per la persona, l’amico che abbiamo dinanzi online. Un Digitale Utile come strumento che, se usato bene, per il bene, aiutando e aiutandoci con responsabilità, autenticità, affidabilità – prudenti e vigili su chi riteniamo «amici», ma lontani da odi pregiudizievoli e atteggiamenti miopi – mostri tutto l’Utile del Digitale: per tutelare genitori, famiglie, figli – tutti noi – dai danni derivanti tanto da ingenue passioni quanto da cieche e spesso fraudolente condanne della Rete.

Per iscriversi al Corso, sarà sufficiente cliccare sul sito http://www.educazionedigitale.info/ e seguire i passaggi indicati.

In progetto realizzato da Rachele Zinzocchi