Questo studio condotto dal Dipartimento di Pediatria, Università del Mississippi Medical Center, mirava a (a) validare la struttura dei fattori per una misura del conflitto tra pari nei giovani con diabete di tipo 1 (T1D); (b) determinare modelli empirici di conflitto tra pari in termini di contesto (amico vs. non amico) e contenuto (specifico per il diabete vs. generale) in un contesto più ampio di fattori socio-demografici; e (c) esaminare in che modo questi modelli e fattori socio-demografici si collegano all’aderenza T1D degli adolescenti, alla qualità della vita e al controllo glicemico (HbA1c).
Giovani con T1D (N = 178), di età compresa tra 12 e 18 anni, hanno riportato variabili demografiche, durata della malattia, aderenza, qualità della vita e conflitto tra pari. HbA1c estratti dalla cartella clinica. L’analisi fattoriale confermativa ha validato una struttura elementale per la Diabetes Peer Conflict Scale (DPCS) e l’analisi latente del profilo (LPA) ha determinato i profili del conflitto tra pari.
È emersa una struttura a quattro fattori per il DPCS: conflitto tra amici in genere, conflitto tra amici non in generale, conflitto tra amici T1D e conflitto tra non amici T1D. Utilizzando questi fattori come indicatori in LPA, sono stati confermati quattro profili: (a) Conflitto generale basso (LOC) e (b) Conflitto generale moderato (MOC), (c) Conflitto non amico (NFC) e (d) Conflitto amico (FC) profilo. Le differenze non sono state identificate tra diabete specifico e conflitto generale. Le variabili socio-demografiche non prevedevano l’appartenenza alla classe. Il profilo LOC ha riportato la più alta qualità della vita e il miglior controllo glicemico, mentre il profilo FC ha riportato i comportamenti di aderenza più bassi. Conclusioni: il conflitto tra pari contribuisce in modo univoco all’adattamento del diabete al di là dei fattori socio-demografici e di malattia.
Pubblicato sil Journal of Pediatric Psychology il 1 giugno 2020.