Il ruolo della tecnologia nella gestione del diabete si è notevolmente ampliato negli ultimi dieci anni e l’uso di pompe per insulina, monitoraggio continuo del glucosio (CGM) e persino sistemi di somministrazione automatizzata di insulina (AID) sono diventati comuni. Tuttavia, queste tecnologie non sono prive di sfide per molte persone che vivono con il diabete (PWD) e l’adozione e l’uso a lungo termine dei dispositivi sono determinati da una complessa interazione tra influenze psicologiche, comportamentali e ambientali.
Questa presentazione della dott.ssa Linda Gonder-Frederick esaminerà la ricerca concentrandosi sui benefici e gli oneri della tecnologia del diabete dal punto di vista della PWD, il suo impatto sulla qualità della vita e il benessere emotivo e le potenziali barriere psicosociali all’adozione e a lungo termine utilizzo dei dispositivi. La ricerca mostra che, anche se l’uso di dispositivi come i sistemi AID può migliorare notevolmente gli esiti glicemici per la maggior parte delle PWD, le variabili importanti per la qualità complessiva della vita spesso non hanno mostrato lo stesso grado di miglioramento. Inoltre, molte PWD non sono ricettive all’uso di più tecnologia nella loro gestione del diabete e la ricerca sta appena iniziando a identificare le barriere comuni che devono essere affrontate e quale tipo di supporto è necessario per facilitare l’uso del dispositivo e un migliore controllo del diabete per questi individui.
“Dispositivi come i sistemi AID sono ora disponibili per le persone con disabilità e vengono rapidamente adottati dalle persone con disabilità che hanno familiarità con la tecnologia, sono altamente qualificati nell’autogestione del diabete e in possesso di risorse importanti come la copertura dei costi medici e il supporto sociale”, conclude il dott. Gonder-Frederick e continua: “La sfida ora è imparare come estendere i benefici della tecnologia del diabete alle persone con disabilità motorie che affrontano più sfide psicologiche, comportamentali, sociali, culturali e ambientali”.