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Dal 1869 SOI è il punto di riferimento dell’oftalmologia in Italia e il presidente Matteo Piovella lancia l’allarme sulla chirurgia oculistica: “Non può essere considerata elettiva” In Italia si stima che le malattie a rischio perdita della vista coinvolgano oltre 6 milioni di pazienti ed entro il 2030 è previsto il raddoppio delle persone cieche

La pandemia Covid 19 ha fermato le attività sanitarie ordinarie, lasciando dietro di sé milioni di prestazioni ambulatoriali e di interventi, che debbono essere recuperati, per l’oculistica la strada sembra essere ancora molto in salita. I dati sulle liste d’attesa, sono allarmanti – ha affermato Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana, Nel 2020 sono stati eseguiti circa 250mila interventi contro i 650mila del 2019. E se le terapie per le maculopatie erano già garantite solo al 30% delle persone che ne avevano bisogno, oggi questa copertura si è ulteriormente ridotta al 10%. Vuol dire che il 90% di chi necessita di una terapia per la maculopatia, non la riceve e che potrebbe restare cieco. Dati drammatici, ha evidenziato Piovella, poiché le prestazioni oculistiche che sono “salvavista” non vengono equiparate a operazioni “salvavita”.

Soi: con Covid tutto cambiato, ma cure salvavista restano vitali from Società Oftalmologica Italiana on Vimeo.