Il Team dell’Università di Alberta Rivoluziona il Trattamento del Diabete con un Innovativo Approccio Senza Iniezioni

Il diabete è una malattia cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Una delle principali sfide nel trattamento di questa condizione è la necessità di iniezioni di insulina quotidiane per i pazienti affetti da diabete di tipo 1. Tuttavia, una recente scoperta del team di ricerca dell’Università di Alberta potrebbe rappresentare una svolta significativa nella lotta contro il diabete, aprendo la strada a un trattamento senza iniezioni che si basa sulla creazione di cellule pancreatiche produttrici di insulina direttamente dalle cellule staminali del paziente.

La ricerca, pubblicata sulla rivista “Stem Cell Reports”, rivela un passo avanti fondamentale nella possibilità di sviluppare terapie personalizzate per il diabete, eliminando la necessità di iniezioni di insulina quotidiane e migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti.

Il Diabete e le Sfide del Trattamento Attuale

Il diabete è una malattia cronica che influisce sulla capacità del corpo di regolare i livelli di zucchero nel sangue. Ne esistono due principali forme: il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2. Nel diabete di tipo 1, il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule produttrici di insulina nel pancreas, rendendo necessaria l’insulina esogena per mantenere i livelli di zucchero nel sangue sotto controllo.

Attualmente, i pazienti diabetici di tipo 1 devono somministrare insulina attraverso iniezioni multiple ogni giorno, il che può essere scomodo e portare a fluttuazioni nei livelli di zucchero nel sangue. Inoltre, il trapianto di pancreas o di cellule delle isole pancreatiche è un’opzione limitata a causa della scarsità di donatori e dei rischi associati all’immunosoppressione.

L’importante Lavoro del Team di Shapiro

Nella ricerca pubblicata questo mese , il team ha trattato le cellule progenitrici del pancreas con un farmaco antitumorale noto come inibitore AKT/P70 AT7867. Riferiscono che il metodo ha prodotto le cellule desiderate a una velocità del 90%, rispetto ai metodi precedenti che producevano solo il 60% di cellule bersaglio. Le nuove cellule avevano meno probabilità di produrre cisti indesiderate e portavano al controllo del glucosio senza iniezione di insulina nella metà del tempo quando venivano trapiantate nei topi.

I ricercatori suggeriscono che questo modo più sicuro e affidabile per coltivare cellule produttrici di insulina dal sangue di un paziente potrebbe eventualmente consentire trapianti senza la necessità di farmaci antirigetto.

“Vogliamo sostituire la necessità di iniezioni di insulina con cellule che producono lo stesso ormone, l’insulina, che regolerà lo zucchero nel sangue in modo perfetto”, afferma James Shapiro, Canada Research Chair in Transplant Surgery and Regenerative Medicine, professore di medicina e chirurgia . oncologia e capo del protocollo di Edmonton, che ha consentito 750 trapianti di cellule insulari donate da quando è stato sviluppato per la prima volta 21 anni fa.

I riceventi delle cellule donate devono assumere farmaci antirigetto per tutta la vita e la terapia è limitata dal numero limitato di organi donati disponibili.

“Abbiamo bisogno di una soluzione di cellule staminali che fornisca una fonte di cellule potenzialmente illimitata”, afferma Shapiro, “e abbiamo bisogno di un modo per produrre quelle cellule in modo che non possano essere viste e riconosciute come estranee dal sistema immunitario del corpo”.

Il Progresso della Ricerca dell’Università di Alberta

Il team di ricerca dell’Università di Alberta ha intrapreso uno studio innovativo volto a superare queste sfide. La loro ricerca si è concentrata sulla trasformazione delle cellule staminali del paziente in cellule pancreatiche produttrici di insulina, consentendo al corpo di produrre l’insulina di cui ha bisogno in modo naturale.

Utilizzando tecniche avanzate di ingegneria genetica e la differenziazione cellulare, i ricercatori sono riusciti a convertire con successo le cellule staminali in cellule pancreatiche produttrici di insulina. Questo processo elimina la necessità di iniezioni di insulina esterna, consentendo al paziente di ottenere una produzione di insulina interna ottimale.

Implicazioni e Prospettive Future

La scoperta dell’Università di Alberta apre la strada a un nuovo approccio al trattamento del diabete di tipo 1. Le terapie personalizzate basate sulla creazione di cellule pancreatiche produttrici di insulina direttamente dalle cellule staminali del paziente potrebbero migliorare in modo significativo la qualità della vita dei pazienti, riducendo la dipendenza da iniezioni quotidiane e minimizzando le fluttuazioni nei livelli di zucchero nel sangue.

Tuttavia, prima che questa tecnica possa diventare una realtà clinica su larga scala, è necessario condurre ulteriori ricerche per garantire l’efficacia, la sicurezza e la durata a lungo termine delle cellule pancreatiche prodotte in questo modo. Inoltre, è importante considerare gli aspetti regolatori e etici legati all’ingegneria genetica e alle terapie personalizzate.

In definitiva, il lavoro del team dell’Università di Alberta rappresenta un importante passo avanti nella ricerca di una cura per il diabete e offre nuove speranze ai milioni di persone affette da questa malattia. Se questa tecnica dovesse dimostrarsi sicura ed efficace, potrebbe rivoluzionare il modo in cui trattiamo e gestiamo il diabete di tipo 1, migliorando la vita dei pazienti e riducendo la dipendenza da iniezioni di insulina.

Ulteriori informazioni: Nerea Cuesta-Gomez et al, AT7867 promuove la differenziazione dei progenitori pancreatici delle iPSC umane, Stem Cell Reports (2023). DOI: 10.1016/j.stemcr.2023.10.005

Grafico.
Credito:
Rapporti sulle cellule staminali (2023).