La gestione del diabete di tipo 1 rappresenta una sfida complessa, soprattutto quando si tratta di mantenere un controllo glicemico adeguato durante l’attività fisica. Le paure legate all’ipoglicemia e le difficoltà nel gestire i livelli di glucosio durante l’esercizio, sia pianificato che spontaneo, possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone affette da questa condizione. Tuttavia, i recenti progressi tecnologici stanno offrendo nuove soluzioni per affrontare queste sfide in modo più efficace.

Le tecnologie come il monitoraggio continuo del glucosio (CGM), la terapia con pompa insulinica a circuito aperto e i sistemi ibridi a circuito chiuso (HCL) stanno dimostrando di essere strumenti preziosi nella gestione del diabete di tipo 1, specialmente in relazione all’esercizio fisico. Questi strumenti permettono di monitorare e regolare i livelli di glucosio in tempo reale, riducendo il rischio di episodi di ipoglicemia e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

In una recente revisione, tre esperti del settore, tutti affetti da diabete di tipo 1, hanno combinato le evidenze scientifiche con la loro esperienza clinica e personale per proporre sei passaggi chiave. Questi passaggi mirano a semplificare le strategie di gestione del diabete durante l’attività fisica, fornendo ai medici linee guida pratiche per comunicare efficacemente con i pazienti.

Il primo aspetto cruciale di questi passaggi riguarda la stima del consumo di glucosio durante l’esercizio, noto come “ExCarbs”. Questo concetto si basa sul calcolo della quantità di carboidrati da consumare per compensare il glucosio utilizzato dai muscoli attivi durante l’attività fisica. Per esempio, un adulto potrebbe necessitare di circa 0,5 g di carboidrati per chilogrammo di massa corporea all’ora, mentre per i giovani la quantità raccomandata è di 1,0 g/kg all’ora.

Il secondo aspetto si concentra sulle modifiche da apportare alla terapia insulinica in vista dell’esercizio pianificato. Per coloro che utilizzano una pompa insulinica o un sistema HCL, è consigliata una riduzione preventiva dell’insulina basale, oppure l’attivazione di modalità specifiche per l’esercizio circa 90 minuti prima dell’inizio dell’attività. Queste strategie permettono di mantenere un equilibrio glicemico ottimale durante l’esercizio, riducendo il rischio di variazioni glicemiche pericolose.

È importante notare che, nonostante i progressi tecnologici, esistono ancora delle limitazioni, in particolare per quanto riguarda l’onere delle riduzioni preventive dell’insulina basale e del consumo di ExCarbs. Tuttavia, queste sfide rappresentano un’area di sviluppo futuro, con l’obiettivo di creare sistemi ancora più intuitivi e efficaci per la gestione del diabete di tipo 1 durante l’esercizio fisico.

In conclusione, l’integrazione di tecnologie avanzate nella gestione del diabete di tipo 1 sta semplificando le strategie di esercizio, offrendo ai pazienti strumenti più efficaci per mantenere un controllo glicemico ottimale. I sei passaggi proposti rappresentano una guida pratica per i medici, aiutandoli a supportare i loro pazienti nel migliorare la qualità della vita attraverso un approccio personalizzato e informato.

Riferimento: Diabetologia 15 agosto 2024