Medici Senza Frontiere lancia una campagna di sensibilizzazione per garantire che le persone con diabete, ovunque si trovino, possano accedere a trattamenti salvavita moderni e gestibili.
La sfida della gestione del diabete nei contesti di migrazione e a basso reddito
Novembre, mese della consapevolezza sul diabete, vede Medici Senza Frontiere (MSF) impegnata in una campagna globale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficoltà di accesso a cure diabetologiche essenziali per milioni di persone in tutto il mondo, specialmente in aree svantaggiate o in contesti migratori. Oltre mezzo miliardo di persone vive con il diabete, una malattia che rappresenta una delle prime 10 cause di morte a livello globale. Tuttavia, l’accesso alle cure moderne e sicure, come l’insulina in penna, è un privilegio spesso limitato ai paesi ad alto reddito, mentre per molti resta un miraggio irraggiungibile.
Un trattamento salvavita difficile da ottenere
L’insulina è fondamentale per la sopravvivenza di molte persone con diabete, in particolare per coloro che vivono con il diabete di tipo 1, una condizione in cui il corpo non è in grado di produrre insulina. Tuttavia, non tutti i tipi di insulina sono ugualmente accessibili o pratici per tutte le situazioni. Le penne per insulina, rispetto all’insulina in fiale somministrata con siringhe, presentano diversi vantaggi: sono più facili da trasportare, garantiscono una somministrazione più precisa e sono meno soggette a problemi igienici. Questi aspetti rendono le penne insulina ideali per chi si trova a vivere in condizioni precarie o di emergenza, come i migranti e i rifugiati.
La campagna di MSF pone l’accento sull’importanza di rendere accessibili le penne per insulina nei contesti di migrazione e nei paesi a basso e medio reddito. Attualmente, oltre l’80% delle persone affette da diabete risiede in queste regioni, dove, spesso, l’accesso ai farmaci più avanzati è scarso e costoso. Di conseguenza, le persone si trovano a gestire la malattia in condizioni estremamente difficili, con una serie di complicazioni potenzialmente evitabili se avessero accesso a trattamenti più moderni e sicuri.
L’esperienza di Medici Senza Frontiere e le storie di chi lotta per le cure
Negli ultimi anni, MSF ha aumentato il numero di consultazioni per il diabete nei suoi programmi medici: solo nel 2022, sono state effettuate oltre 205.000 consultazioni diabetologiche, molte delle quali in contesti di emergenza o in aree di conflitto. Questo impegno testimonia la crescente necessità di cure per il diabete in ambiti dove spesso il focus dell’assistenza medica si limita alla gestione delle emergenze sanitarie.
In occasione della campagna di sensibilizzazione, MSF ha raccolto tre storie significative di pazienti con diabete che hanno intrapreso viaggi difficili per trovare un luogo sicuro e accedere alle cure necessarie. Le loro esperienze, seppur diverse, condividono un elemento comune: la difficoltà di gestire il diabete con l’insulina tradizionale, in fiale e siringhe, che risulta complessa e poco pratica, soprattutto in situazioni di estrema precarietà. Per questi pazienti, l’insulina in penna non è solo una comodità, ma una vera e propria necessità per sopravvivere e mantenere una qualità di vita accettabile.
Perché l’insulina in penna deve essere accessibile a tutti
L’accesso alle penne per insulina nei paesi a basso reddito è una sfida complessa e radicata in questioni di costi, logistica e politiche sanitarie. Le penne per insulina e i nuovi farmaci per il diabete, seppur fondamentali, sono notevolmente più costosi rispetto alle forme più tradizionali di insulina, rendendoli inaccessibili per molte persone in contesti fragili. MSF evidenzia come questo divario sia inaccettabile e sostiene che tutti, indipendentemente dalla propria situazione economica o geografica, debbano poter accedere a trattamenti efficaci e sicuri.
In particolare, la semplicità d’uso e la trasportabilità dell’insulina in penna sono aspetti cruciali per chi si trova in movimento, come i migranti e i rifugiati. Questa tecnologia consente una gestione più agevole e sicura della malattia, senza la necessità di attrezzature sterili o di un ambiente stabile, condizioni difficili da mantenere in situazioni umanitarie. Per molti, la penna per insulina è uno strumento che può fare la differenza tra una gestione efficiente del diabete e il rischio di complicazioni gravi, come iperglicemia e chetoacidosi.
Gli ostacoli all’accesso e le richieste di MSF
Gli alti costi delle penne per insulina sono solo uno degli ostacoli che i pazienti nei paesi a basso e medio reddito devono affrontare. Le infrastrutture sanitarie in queste aree sono spesso insufficienti, mancano di catene di approvvigionamento affidabili e non dispongono di risorse per gestire condizioni croniche come il diabete. Inoltre, le politiche sanitarie in molti paesi prioritizzano ancora le malattie infettive rispetto a quelle croniche, lasciando il diabete in secondo piano.
MSF sta facendo pressione sui governi e sull’industria farmaceutica affinché vengano ridotti i costi delle penne per insulina e si promuovano politiche che permettano una distribuzione più equa di questi strumenti. La campagna di MSF non è solo una chiamata alla consapevolezza, ma un invito all’azione per garantire che l’insulina in penna diventi accessibile a chi ne ha bisogno, indipendentemente dal luogo in cui vive o dalla propria condizione socioeconomica.
L’importanza della consapevolezza pubblica e del supporto globale
L’iniziativa di MSF durante il mese della consapevolezza del diabete non si limita alla sensibilizzazione. Mira anche a generare un cambiamento concreto, sfruttando il potere dell’opinione pubblica per esercitare pressione sui decisori e sugli enti regolatori. Le storie dei pazienti seguite da MSF rappresentano una testimonianza tangibile delle difficoltà che molte persone con diabete affrontano quotidianamente e mostrano come una maggiore accessibilità possa migliorare la qualità di vita di chi vive con il diabete.
Per sostenere questa causa, MSF invita i cittadini di tutto il mondo a unirsi alla campagna e a chiedere a gran voce che l’accesso ai farmaci per il diabete sia considerato un diritto fondamentale. La gestione del diabete non dovrebbe mai essere un privilegio riservato a pochi; invece, dovrebbe essere un diritto accessibile a chiunque ne abbia bisogno.
Conclusione
La campagna di MSF durante il mese di novembre è un richiamo alla responsabilità collettiva. Assicurare l’accesso universale all’insulina in penna non è solo una questione di equità, ma anche di dignità umana. Per le persone con diabete, specialmente coloro che si trovano a vivere in contesti di migrazione o in paesi a basso reddito, l’accesso a farmaci moderni e gestibili rappresenta una questione di vita o di morte. MSF ci invita a riflettere e a sostenere un sistema sanitario globale che non lasci nessuno indietro.
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