Il sudore umano ha un sacco di informazioni biochimiche all’interno al suo interno e può essere indicativo di alcune malattie e condizioni che si verificano sotto la pelle. La fibrosi cistica, notoriamente, viene diagnosticata raccogliendo sudore della persona e misurando la quantità di cloruro disciolto in esso. le tecnologie attuali richiedono un campione di sudore da raccogliere, ma deve essere abbastanza grande per l’analisi. Questa è una sfida con i pazienti pediatrici o persone anziane che non si muovono molto. La pilocarpina disposta sulla pelle e la stimolazione elettrica sono ampiamente utilizzati per stimolare l’escrezione di sudore, richiede che la persona testata resti ferma e spesso questi metodi non sono sufficienti. Gli scienziati della Stanford University e University of California, Berkeley hanno ora sviluppato un sensore indossabile che rimane sulla pelle, stimola e misura la concentrazione di cloruro mentre la persona possono muoversi liberamente. Ci sono forti indicazioni che la stessa tecnologia può essere usata per misurare il glucosio nel sangue nei diabetici e altri biomarcatori importanti.
Il dispositivo stimola elettricamente la pelle a produrre il sudore e per aiutare anche agonisti stimolanti (stiamo testando la pilocarpina) per penetrare la pelle. Si basa su una “interfaccia in iontoforesi elettrochimicamente rafforzato” che si collega al circuito integrato il quale a sua volta invia le letture ad un computer esterno. In futuro la stessa tecnologia può essere integrato con la connettività wireless per consentire il monitoraggio in tempo reale della funzione del dispositivo utilizzando un tablet o uno smartphone.
Il team ha testato la tecnologia su una varietà di pazienti, compresi quelli con fibrosi cistica, dimostrando la sua apparente efficacia nella diagnosi accurata della malattia. Inoltre, sono stati in grado di utilizzare lo stesso dispositivo per rilevare l’aumento dei livelli di glucosio dopo il consumo di cibi dolci. Forse si rivelerà sufficientemente preciso per fornire misurazioni assolute di glucosio, un “Sacro Graal” della medicina moderna.