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Roma, 15 ott. (DKK) – Sono oltre tre milioni gli italiani a cui è stato diagnosticato il diabete , ma un altro milione e mezzo potrebbe averlo e non saperlo. In tempi di piazze vuote, causa pandemia, e in vista della Giornata mondiale del diabete , che cade il 14 novembre, nasce la Settimana del Diabete , una campagna di sensibilizzazione, rivolta alle persone con il diabetedi tipo 2, che consentirà di prenotare una consulenza specialistica gratuita, da effettuarsi tra il 9 e il 13 novembre. Basta chiamare, da subito, al numero verde 800 042 747 e prenotare l’appuntamento con un diabetologo in uno dei 40 centri italiani aderenti e visibili sul sito www.settimanadeldiabete.it

L’iniziativa è promossa da Diabete Italia onlus, con il patrocinio e il coinvolgimento della Società italiana di diabetologia (Sid), dell’Associazione medici diabetologi (Amd), della Società italiana di Medicina generale e delle cure primarie (Simg) e realizzata in partnership con il colosso biofarmaceutico AstraZeneca. Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa online e in presenza a Roma.

“Questa settimana ci serve un po’ a recuperare persone che sono fuori dal circuito e che devono rientrare, che sono conosciute dal medico di medicina generale, forse anche dallo specialista, e un po’ a stimolare anche gli altri”, ha spiegato Rita Lidia Stara, del Comitato Italia Diabete onlus e referente della campagna.

“Purtroppo con il Covid il diabete non se n’è andato, anzi, purtroppo con il Covid visto che la paura di farsi vedere è aumentato, sono aumentati i casi di complicanza del piede, delle amputazioni, perché la gente non andava, non si faceva vedere. Una serie di complicanze, per cui è molto importante intervenire tempestivamente, sono peggiorate ”, ha denunciato.

Il diabete di tipo 2 è la forma più diffusa, riguarda oltre il 90% dei casi e non esclude bambini o adolescenti, in particolare se sovrappeso, hanno spiegato gli esperti. È una patologia cronica che bisogna imparare a gestire, perché l’eccesso di zuccheri, o iperglicemia, presente nel sangue può causare complicanze cardiovascolari o renali anche fatali.

Prof. Agostino Consoli Presidente eletto Sid: “Purtroppo una persona con il diabeteha un rischio aumentato di sviluppare malattie cardiovascolari, quindi infarto, ictus, insufficienza cardiaca; ha aumentato il rischio di sviluppare malattie renali, ha un aumentato rischio di sviluppare malattie degli occhi, retinopatia ”, ha spiegato Agostino Consoli, presidente eletto Sid e professore di Endocrinologia all’Università Chieti-Pescara.

“C’è una parità di genere, colpisce indiscriminatamente uomini e donne, ha una componente ereditaria abbastanza forte. Quello che più di tutto può servire a migliorare il metabolismo ea renderlo quasi normale è invece riportare il peso corporeo vicino ai livelli ideali o quantomeno da perdere almeno il 10% del peso corporeo iniziale e mantenere una sana attività fisica che non vuole correre dire la maratona , vuol dire camminare almeno 40-50 minuti almeno 3 volte alla settimana con un passo veloce, magari in un posto bello, magari in compagnia di una persona a cui si vuole bene “, ha concluso Consoli.


Nota dell’autrice: per il diabete tipo 1 fate riferimento alla SIEDP ed a AGD Bologna.