Giovedì scorso ho effettuato un controllo cardiologico fuori programma a seguito e su richiesta del mio medico di medicina generale di base, per via del perdurare dei livelli elevati registrati nella pressione arteriosa massima (> 160). Siccome la concomitante presenza di diverse patologie, oltre al diabete, e un precedente TIA richiedevano una certa attenzione al riguardo le ragioni per una consulenza specialistica a tal proposito ci stavano tutte. La radiografia al torace era nella norma e gli altri esami strumentali: elettrocardiogramma ed ecocardiogramma confermavano la situazione precedente: una iniziale ipertrofia ventricolare sinistra al cuore dovuta alla pressione e frequente nel diabete di tipo 1. Il medico ha confermato il mio assetto terapeutico attuale con una diversa articolazione del medesimo: anziché tre compresse tutte al mattino, il beta bloccante lo assumo alla sera per cercare di aiutare la pressione a non essere fuori regola la mattina. Insomma provo anche questa e poi tra dieci giorni torno a controllo questa volta dal medico di base.
E tornando al diabete: la settimana lasciata alle spalle oltre ad essere contrassegnata dalle mie parti dalla imponente e duratura nevicata cominciata il 1 febbraio e continuata ininterrottamente fino a ieri, ma la cosa sembra non dare tregua e la precipitazione nevosa sembra tornare proprio mentre sto scrivendo questo articolo; la glicemia nei suoi valori medi ha ottenuto un buon risultato uguale a 160 mg/dl. Il compenso glicemico sembra tornato a farla da padrona ed io sorrido. Con la neve e il ghiaccio di queste ore e dei prossimi giorni sono andato a rimettere il sensore glicemico, spero non si congeli! A parte i timori termici nel corso dei prossimi giorni avrò modo di capire meglio la dinamica glicemica in condizioni ambientali e climatiche avverse come si comporta, attraverso la lettura costante e dettagliata della glicemia e la rappresentazione ottenuta tramite il grafico dal display del microinfusore.
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