L’alternarsi delle stagioni ha una dominante: a partire dal solstizio d’estate le giornate cominciano gradatamente a vedere accorciare la durata dell’esposizione della luce solare mentre all’opposto con il solstizio d’inverno accade il contrario. Luce visione delle cose, oggetti, persone, del mondo circostante con tutti i suoi colori e sfumature. Bello vedere la vita prendere forma e dimensione risvegliarsi dal buoi e trovare quell’energia mai sopita sempre pronta a danzare con il tempo, tra un segmento e l’altro. Uno degli aspetti che mi ha sempre inquietato della vita con il diabete, e del suo trascinamento lungo gli anni per tutta un’esistenza, è stato l’aver problemi con la vista, il pensare di non poter vedere più il mondo circostante, le persone, riconoscere luoghi e ricordi, perdere i questo modo la mia autonomia, dover dipendere da altri. Per molto tempo è vero non mi facevo più controllare, avevo perso fiducia e speranza, far questo ha comportato anche l’insorgere delle complicanze legate a un diabete per lungo, troppo tempo scompensato, tra cui la retinopatia diabetica. E allora il mio diabetologo me lo disse chiaramente: caro Lambertini se tu non ti metti a rendere la glicemia sotto controllo rischi di perdere la vista.
Ecco con quelle semplici e chiare parole in parte comincio il mio cammino di “redenzione diabetica”, fatto di controlli tanti e costanti della glicemia e di visite oculistiche, fluorangiografia per esaminare la retina e confermare la presenza e diffusione di una retinopatia diabetica proliferante essudativa, la quale richiedeva sedute laser per arrestare le ischemie presenti, e di queste ne feci in poco più di un mese ben 30! Terminate le quali il medico oculista mi ribadì che oltre al laser restava solo il buon compenso glicemico per scongiurare la cecità, e da allora per arrivare ad oggi non mi sono più arrestato nel mantenere controllata la situazione: allora era il 1997 per la precisione. Fatta l’ampia premessa e ritornando all’oggi, al presente, ogni diabetico di tipo 1 proprio perché la malattia dura tutta la vita dalla sua genesi, oltre a tenere a livello la glicemia deve ricordarsi che aiuta l’occhio a restare sano, e pertanto è doveroso, necessario ogni anno fare almeno una volta la visita oculistica, l’esame del fondo dell’occhio e della pressione intraoculare. Si diceva e non si dice più: prevenire è meglio che curare, certo. Ricordiamoci come con la vista dopo aver fatto le sedute di laser la vista si mantiene certo se abbiamo la glicemia in ordine ma il calo progressivo di focale resta, un’altra ragione per non trascurare e negare il problema. Ottobre è un buon periodo da dedicare alla vista, anche perché l’uscita dalla fase crescente solare fa capire come l’occhio nel suo insieme sta di salute. Pure io preferisco fare nel corrente periodo la visita di controllo, nel mio caso preceduta dalla fluorangiografia per esaminare nei dettagli lo stato della retina. Per concludere una osservazione che riguarda il diritto alla salute come valore stabilito nella costituzione: oggi avvalersi di una visita oculistica con il servizio sanitario pubblico sta diventando praticamente impossibile e difatto ti costringono a effettuarla privatamente magari con lo stesso medico che al mattino sta in ospedale pubblico. Per concludere c’è un evidente processo di privazione di servizi verso fasce sociali di cittadini che porta a una evidente discriminazione e iniquità. Mi chiedo: toccherà pagare anche le sedute di trattamento laser in futuro?