Mentre scrivo e pubblico questo post Ivan Ferrario ha cominciato la sua impresa: un trekking lungo il Cammino di Santiago de Compostela percorso da Saint Jean Pied de Port in Francia a Finisterre in Spagna attraverso Santiago de Compostela, seguita da un diabetico tipo 1 in solitaria, lungo 1.000 k, e 30 giorni con partenza il 14 Giugno 2013. E’ l’occasione per uno studio scientifico degli effetti sul diabete di un ultra trekking e del relativo training. Ivan si definisce una sorta di cavia umana e scriverà giorno per giorno ciò che gli accade dalle pagine del suo blog e nella pagina su Facebook: FORZA IVAN! E buon Cammino.
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Ago e diabete tipo 1 camminano assieme nel nostro presente, anzi sono un crescendo per coloro che vivono da molti decenni con la malattia. Uno dei vantaggi dell’impiego del microinfusore riguarda la riduzione delle iniezioni poiché cambiando la cannula e catetere ogni tre giorni eviti almeno due giorni e mezzo di iniezioni, oltre all’ottenimento di un equilibrio esemplare della glicemia rispetto al precedente condizioni, naturalmente riferendomi a coloro, come me, per cui con la multi iniettiva non trovavo più una risposta adeguata per il raggiungimento del compenso glicemico. Nelle due settimane appena trascorse sono stato protagonista, mio malgrado, di un episodio unico nel suo genere e avente come soggetto partecipante principale il sensore glicemico “Enlite della Medtronic”: su un totale di 10 sensori uno solo funzionava. Gli altri una volta agganciato correttamente il microlink (l’antennina bianca a forma di conchiglia) al sensore il primo non lampeggiava, come dovrebbe fare per indicare la esatta connessione e riconoscimento dell’Holter, e dopo tot tempo dava per perso il sensore un paio di volte e alla fine chiedeva di cambiarlo. Ho telefonato al numero verde per informare di quanto accaduto, e inviato la stessa segnalazione al rappresentante della Medtronic, oltre alla ASL consegnataria del lotto. Le ipotesi sulle cause di questa singolare situazione possono essere diverse e saranno viste nel corso della settimana e nei prossimi giorni dai tecnici: può essere un sovraccarico dai della microlink, come il tessuto epidermico o altro. Sperò se ne verrà fuori e vi terrò aggiornati a tal proposito. Poi giovedì sera alle ore 23,30 il sensore dopo dodici ore chiede di regola di fare la calibrazione, ovvero il controllo della glicemia con il glucometro per poi immettere il dato nel microinfusore e sincronizzari i dati. Dopo 15 minuti segnala errore di calibrazione e tra i due strumento c’era un divario di 60 mg/dl, quindi chiede di ripetere il controllo glicemico con il glucometro. Ma dopo altri 15 minuti segnala ancora errore calibrazione e invita a cambiare sensore. Non avendone più dopo appena due giorni dall’applicazione sono a staccarlo. Il giorno successivo decido di testare il microlink, per la cronaca il valore dell’ISIG (intensità segnale) deve stare in un range rincompreso tra 24 e 29 nA. Il test rilascia come valore 32 nA e il manuale invita a contattare il rapprsentante poiché potrebbe essere necessario sostituire il microtrasmettitore. Con l’ultimo sensore applicato il primo giorno l’ISIG restava su 25 nA poi nella giornata successiva cominciava a scendere a 21, 15, 11, 7.
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La settimana lasciata alle spalle a parte l’episodio Holter è andata tutto sommato bene: eccetto un episodio iperglicemico presentatosi per l’intera giornata di sabato e avente glicemia a 380, 305, 266, 315 e 276, la cui causa alla fine è stata trovata: si trattava del serbatoio dell’insulina che perdeva all’interno dell’alloggiamento della pompa, ma senza fuoriuscite di liquido. Ci sono arrivato dopo aver fatto tre correzioni d’insulina con penna senza esiti positivi e dopo aver anche cambiato il catetere in uso, alle due di notte decido di cambiare l’intero set d’infusione e nel mentre scopro la perdita. La media dei valori sui sette giorni si è attestata a 170 mg/dl. Un incremento del valore intermedio a + 30 mg/dl. Buona settimana a tutti!