Mancano ancora dieci giorni formalmente all’inizio della primavera astronomica, da calendario l’equinozio cade il 21 marzo ma sotto il profilo meteorologico non ci si è accorti quest’anno alle mie latitudini (44° parallelo) della presenza dell’inverno, negli ultimi anni, tra il 2010 e 2013 c’erano state importanti nevicate e gelate ma in questo 2014 finora il clima è rimasto mite. Sempre pensando all’anno trascorso e a quello in corso leggendo le notizie pubblicate e mettendole a confronto pare proprio che sotto il profilo della ricerca, sia in campo scientifico come in ambito biomedicale sarà una prima parte dell’anno da ricordare in positivo e ritengo varrà la stessa cosa per il periodo restante. Quindi godiamoci la rinnovata primavera della ricerca e impegno umano per migliorare la vita con il diabete e i relativi trattamenti terapeutici.

Sono più di sei anni che scrivo e pubblico il blog e, seppur con alti e bassi, momenti di soddisfazione come altri di sconforto, alla base del mio scrivere e porre argomenti, notizie, frammenti di vita vissuta con la malattia, resta e così è il voler raccontare un percorso di luci e ombre con questa patologia ed dare testimonianza di come nonostante errori e difficoltà in più di 50 anni di tempo intercorsi dal suo esordio, ce la si fa ad avere un’esistenza normale e realizzare un percorso “normale”.

Il fatto che mi sorprende ancor più con i 2000 articoli scritti nel blog è quanti lettori ogni giorno visitano, consultano, spaziano nelle pagine, videate de: Il Mio Diabete. Aver visto punte massime di 50.000 visitatori unici in un giorno francamente mi lascia senza parole, o meglio un passaggio lo desidero marcare: c’è bisogno di dare più senso di appartenenza e condivisione dei problemi vissuti e delle informazioni utili a capire come stanno le cose, c’è bisogno di maggiore attenzione. Nel nostro piccolo questo spazio cercherà di continuare a farlo con la vocazione di partenza e autonomia di giudizio e critica costruttiva nella vita col diabete e in tutto quello che ci ruota attorno.

I comandamenti fondamentali per un diabetico tipo 1 o insulinizzato sono fare l’insulina, controllare la glicemia e mangiare regolarmente, in modo sano con un occhio particolare ai carboidrati. Contare sembra il verbo e lo è se lo prendiamo nel duplice senso: contare come diabetici significa avere un ruolo nella comunità a salvaguardia della nostra salute e diritti sociali (patente, lavoro, tutela legale ad esempio) e non solo far di conto dei carboidrati, glicemia e insulina.

A marzo ricordiamoci dei concetti ben chiari e semplici da fare propri: informazione, conoscenza, educazione e formazione sono i punti cardine per una vita migliore con il diabete e un cammino più spedito. Se non ci danno questi strumenti prendiamoceli, l’individualismo e il settarismo non pagano, sono il prodotto di una visione ridotta, ottusa della vita. Come diceva Sandro Pertini: la migliore difesa è l’attacco, non l’attaccarsi.

Ultimo rigo per aggiungere che la settimana scorsa la glicemia ha visto una media dei valori pari a 151 mg/dl e senza sensore glicemico: è andata bene.