Genova – Alessio Maurici, 14 anni, è morto ieri all’ospedale Villa Scassi, a Genova. La notizia è emersa solo oggi.
Il giovane è arrivato al pronto soccorso con la glicemia altissima, i medici hanno provato a rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare. Secondo le prime informazioni, potrebbe essersi trattato di una crisi diabetica . Sarebbe arrivato all’ospedale di Sestri con la glicemia a duemila, un livello molto alto rispetto alla normalità.
Il pm Marcello Maresca ha sequestrato le cartelle cliniche e ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso. Il magistrato ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.
A quanto sembra, il ragazzo stava male da due giorni: aveva molta sete e continuava a bere, sintomi che potrebbero essere riferiti anche a un attacco diabetico. Ieri le sue condizioni sarebbero peggiorate tanto che il padre, col quale il giovane viveva, lo ha portato all’ospedale di Sestri Ponente. Da qui è stato trasferito al Villa Scassi dove però è morto.
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/09/13/ARRF49vB-disposta_autopsia_ragazzino.shtml
(13 maggio 2008) E’ morta questa sera alla rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze la ragazza diabetica toscana di 16 anni che ieri pomeriggio era arrivata in coma in seguito alla sospensione della terapia salvavita insulinica, decisione consigliata ai suoi genitori da un presunto professionista di medicina complementare.
La giovane era affetta da diabete mellito di tipo I, una malattia che richiede somministrazioni continue del farmaco che le era stato prescritto proprio dagli specialisti del Meyer; ma i genitori evidentemente avevano seguito i consigli di un medico che le aveva fatto sospendere la terapia insulinica indicata dai
pediatri proprio al Meyer per altre cure. E lo stesso ospedale ha ritenuto di denunciare il caso alla procura della Repubblica. (stralcio notizia da Rainews).
La terapia insulinica era stata prescritta alla ragazza dal servizio di diabetologia del Meyer dove la ragazza era in cura con ottimi risultati terapeutici». La sospensione della terapia , ha ricostruito l’ospedale, è stata sostituita da un’altissima somministrazione di vitamine, «non previsto da alcun protocollo ufficiale», e questa strategia di cura, secondo i pediatri, è alla base del coma in cui la ragazza è sprofondata. Un coma così profondo che l’ha portata alla morte. L’insulina per i diabetici è un farmaco salvavita che non deve essere mai sospeso, ricorda il professor Antonio Capurso, internista, della società italiana di gastroenterologia. (dal Corriere della Sera)
Due momenti emersi alla pubblica conoscenza di tanti altri di cui non si ha informazione, non per questo occorre fare un attimo una riflessione: la fase di vita con il diabete durante l’adolescenza è una delle più difficili e pericolose da oltrapassare per tante ragioni. Per primo punto c’è spesso il rigetto, rifiuto della malattia. Poi si possono aggiungere le osservazioni pesanti, pedanti dei medici sull’andamento della glicemia, glicata e altre cose. Infine, ma non meno importante, il contesto familiare e sociale dove vive il ragazzo/a: fatto di non ascolto, disinteresse, genitori deboli: o accondiscendenti o repressivi, o, come sovente capita di rilevare, menefreghisti. L’ignoranza è una brutta bestia: prende alla testa e amazza tutto il resto. E’ responsabilità di tutti: medici, sanitari, diabetici e famigliari non ignorare questa situazione e come ho fatto finora su questo blog, non mi stancherò mai di ricordarlo e porlo come questione aperta e irrisolta perché scomoda e difficile da affrontare. Ma in fondo le sfide difficile sono le migliori e la vera sconfitta sta nel non averci provato. La vita è preziosa: difendiamola. Mettiamolo nero su bianco e non finiremo mai di ricordarlo: vogliamo continuare a #vivere e non #morire per il #diabete. Ci auguriamo che all’#EASD 2014, il raduno degli scienziati e diabetologi europei che si terrà a Vienna dal 15 al 19 settembre prossimi ci vengano date buone notizie per la vita e terapia del e con il diabete