Post quasi fresco e con trattazioni di argomenti d’interesse per il diabete, rivolti in particolare a quanti sono interessati a una alimentazione e dieta equilibrata, computare i nutrienti e calorie e, come fanno i alcuni diabetici di tipo 1, fare la conta dei carboidrati o l’indice glicemico per il tipo 2.
Premessa: ieri 21 marzo era sabato e come ogni settimana questo giorno specifico l’ho impegnato a portare i pasti della domenica e la spesa della settimana a mio padre, ormai ottantenne e non in grado di deambulare per un coacervo di problematiche senso motorie e neurodegenerative. Siccome la mattinata si era fatta piuttosto impegnativa e tornavo tardi a casa la scelta più veloce da prendere nell’organizzazione del pranzo era di recarmi al supermercato limitrofo e acquistare qualcosa di pronto allo scopo.
La scelta fu per una porzione da 200 grammi di merluzzo con patate e olive, salsa di pomodoro. Siccome sto cercando di calare in questo periodo guardo la tabella dei valori nutrizionali presenti nella confezioni e riprodotti nelle foto qui sopra riportate e come potete voi stessi leggere l’etichetta indica per l’intera confezione: 714 kcal, grassi 21 grammi, carboidrati 97,8, fibre 5, proteine 30, sale 1,76.
A leggere i valori si trattava di una porzione “generosa” adatta per un consumo elevato di energia fisica, come si sarebbe detto una volta: “una razione da muratore”. E per un diabetico che si poggia sulla conta dei carboidrati per calcolare la dose d’insulina in relazione al valore della glicemia, tale porzione avrebbe dovuto comportare una dosaggio di unità d’insulina maggiorato rispetto al normale per contrastare un carico elevato di nutrienti e non andare a finire in iperglicemia.
Ma si è proprio sicuri di fare la cosa giusta? Beh francamente se avessi fatto come detto poc’anzi la destinazione successiva mi avrebbe visto prossimo all’utilizzo del glucagone. Peccato non aver fatto la foto del contenuto della confezione perché all’interno in pratica c’erano: 4 zollette di patate, 4 olive nere snocciolate, due cucchiai di sugo di pomodoro e un pezzo di merluzzo di 150 grammi e il resto faceva il peso restante. Ad occhio potrei dire che le proteine erano 97 g, i carboidrati 30.
Un esempio grave di errore, o forse meglio di approssimazione nelle procedure di controllo sulla filiera dei prodotti e non solo per i carboidrati ma per ogni componente dichiarato in etichetta.
Ora di là dello specifico interesse per noi diabetici il fatto si riversa verso tutti coloro che hanno problemi di intolleranze e regimi alimentari specifici: non basta leggere l’etichetta, è necessario dare una occhiata al contenuto e, come in questo caso, segnalare la cosa, poiché ci sono oggi normative comunitarie circa l’etichettatura si delle informazioni nutrizionali, ma queste debbono essere veritiere per non far danno. E alla fine i conti meglio se li facciamo da noi.