Cammina che ti passa. Secondo uno studio pubblicato sul British journal of sports medicine, partecipare a un gruppo di cammino è un ottimo modo per migliorare la salute senza effetti collaterali. I gruppi di cammino sono costituiti da persone che si ritrovano per camminare insieme, e in alcune realtà locali, Emilia-Romagna e Bologna compresa dove son nato e abito, la partecipazione a un gruppo è divenuta una vera e propria prescrizione dei medici di famiglia a pazienti con specifici fattori di rischio o problemi come sovrappeso, obesità, ipertensione o diabete.
E per verificare l’efficacia di questa prescrizione un po’ inconsueta, il gruppo di ricerca coordinato da Sarah Hanson della University of East Anglia di Norwich, nel Regno Unito, ha analizzato i dati disponibili sulle conseguenze per la salute fisica e mentale della partecipazione a gruppi di cammino pubblicati fino alla fine del 2013. «Abbiamo trovato 42 studi svolti su un totale di 2.000 persone, e tre quarti di essi sono stati pubblicati nell’ultimo decennio, un dato che suggerisce un crescente interesse per l’argomento» afferma l’autrice, spiegando che gli studi hanno coinvolto partecipanti di 14 Paesi diversi con una vasta gamma di malattie croniche tra cui artrite, demenza, diabete, obesità e morbo di Parkinson.
Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che i gruppi di cammino non offrono solo il vantaggio di rendere le persone più attive fisicamente, ma chi vi partecipa riduce la pressione, la frequenza cardiaca a riposo, il grasso corporeo, il peso e il colesterolo totale. «Meno significativo l’effetto su altri fattori di rischio per la salute, come il girovita, la glicemia a digiuno e i grassi nel sangue» precisa la ricercatrice, sottolineando che i camminatori hanno un migliore funzionamento dei polmoni e fisico in generale e sono meno depressi rispetto a prima. «I gruppi di cammino non solo sono un modo efficace e sicuro per guadagnare in salute, ma potrebbero essere una strategia promettente in termini di prevenzione: camminare in compagnia porta infatti ad avere atteggiamenti positivi nei confronti dell’attività fisica» conclude Hanson.
Incamminiamoci lungo il nostro destino irto di siepi assopite e spine ardite da falangi armate, le strade da percorrere possono apparire insolite ma al nostro cospetto non ci fan paura se prendiamo coscienza di aver voglia di compierle e prenderne cura. Muoversi è diventata una litania, ogni santo giorno ce lo dicono lo so, lo sappiamo, ma fa parte dell’ordine naturale delle cose, della vita, perchè allora snaturarci?