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cotoneSono giorni assolati questi attraversati dall’inizio estate e mentre tre mesi sono buoni per stare fuori da tutto e tutti e pigliarsi il respiro del tempo, i battiti del mare e attraversare scogli e precipizi senza supplizi, solo animati dal desiderio di staccare il cartellino e appenderlo come fosse un post-it con scritto: torno dopo; posso osservare come il cambiare di un attimo si fa tutto nello spazio del tempo. Un trauma positivo attraversa il vivere con il diabete e abituato a crash, tonfi negativi dovuti alla malattia, la faccenda assume toni d’allegria e positività non comune.

Una rivoluzione di cotone sfiora le mie dita ed entra nella pelle facendo degli ormoni non più cavalli imbizzarriti ma puledri mansueti etra questi in primis la glicemia e di fuori l’insulina infusa che dir si voglia. Ultimamente racconto poco delle evoluzioni sistemiche e pindariche determinate dallo stato dello zucchero nel sangue, nel mio sangue e perché? Semplice: nulla da dichiarare alla dogana! Ovvero la questione prosegue regolare con il suo placido andare senza colpo ferire e con la glicemia normoglicemica ovvero quando sbarella faccio presto poi a rimetterla in riga grazie al pilotaggio derivato dal sensore continuo glicemico e la flessibilità offerta con il microinfusore d’insulina.

E per fortuna ho il sensore, senza starei veramente nella “cacca”, in questi giorni praticamente lotto costantemente per non andare in ipoglicemia, prevenendo il fenomeno pigliando le classiche due bustine di zucchero con un pacchetto di cracker e acqua ma il rialzo è sempre sotto il 180 mg/dl e poi dopo tre, quattro ore torna a scendere e via di sospensione dei boli basali e normali, e via di integrazione coi carboidrati.

Ecco spesso in tale periodo mi sento come un operatore di cambi alla borsa di Wallstreet, sempre a trafficare per scongiurare ipoglicemia e suoi derivati. Il punto critico della faccenda purtroppo dopo molti decenni di vita con il diabete è dato dal non accorgermi del loro arrivo e quando suona il cicalino del sensore per avvertirmi che va in sospensione erogazione bolo causa abbassamento livelli del glucosio nel sangue, proprio lì al controllo glicemico con ils angue capillare scopri essere vero, ma non ti rendi conto di sentirla.

La faccenda è piuttosto preoccupante se non grave, poiché dieci anni fa causa una ipoglicemia inavvertita caddi frontalmente per terra fratturandomi massiccio facciale, polso sinistro e omero destro con due settimane di ricovero in ospedale e due mesi di convalescenza.

Oggi quando cammino per strada sono molto più attento e guardingo, per quel che può servire, certo che, senza il sensore, probabilmente avrei corso maggiori rischi e probabilità di avere delle ricadute con infortunio causa ipoglicemia inavvertita, la cui causa è dovuta dalla neuropatia diabetica autonomica interessante la sensibilità del sistema nervoso vagale.

La media dei miei valori glicemici è da fare invidia: 110 mg/dl, ma al di là del dato che messo lì non dice molto se avulso dal contesto personale, esempio: conteggio del numero di ipoglicemie avute ecc, occorre tenere presente chi siamo e la nostra storia con il diabete, perché oggi è possibile scongiurare i pericoli possibili derivanti da una ipoglicemia non avvertita.