E a volte le parole non bastano ad esprimere quello che senti. E altre volte le parole non ci sono proprio. Sono incastrate in quella parte nascosta dell’anima, come se avessero paura di uscire. E allora? Allora niente. Cioè, per questo Natale lascio un pezzo di me, scritto per il Natale di 2 anni fa…Un pezzo che rappresenterà sempre l’idea migliore del Natale, quelle mio per lo meno. Quella che in questo periodo non saprei esattamente esprimere. Per un sacco di motivi. Però poco conta. Vi lascio questo pezzo. Qualcuno l’avrà forse letto, molti altri sicuramente no. Vi lascio questo pezzo e i miei più grandi auguri. Che forse per ironia non è il semplice augurio di un buon Natale. È un augurio di stare bene. E non dico solo stare bene nel senso di una buona glicemia. Perché molte volte avere una buona glicemia non basta. Anzi, non basta nella maggior parte dei casi. Io vi auguro quel stare bene nell’anima. vicino a quelle persone che ti riscaldano l’anima solo per il fatto che ci sono. L’augurio di quel benessere che anche se dovete aspettare per mangiare per colpa di una iper, lo fatte con il cuore leggero, perché hai vicino qualcuno che ti aspetta a mangiare. L’augurio dell’amore, di quello vero che pochi conoscono perché hanno paura. Perché alla fine se stiamo bene, ma bene nell’anima, è sempre Natale…
Caro Babbo Natale!
Ho deciso di scriverti questa lettera perché…Bella domanda! Neanch’io so perché! Ma è una cosa strana visto che non ti ho mai scritta una. O semplicemente non mi ricordo di averlo mai fatto…Forse l’avrò scritto quando ero piccina piccina, ma l’arrivo del Mr.D. ha cancellato quasi tutto del “periodo prima”. Poi dopo, forse avrò anche pensato di farlo, ma poi non l’ho mai fatto. Forse perché Babbo Natale, fatine e le storie di principi e principesse hanno lasciato il posto a una realtà, una realtà troppo dura per la fragilità di una bambina, dove non c’era posto per sogni e desideri…Così che con il passare degli anni forse ho smesso anche a credere in te. Ma ti svelo un segreto: sempre ci speravo in un miracolo, quello che avrebbe fatto sparire Mr.D. dalla mia vita, un miracolo che avrebbe cambiato la mia vita(questo soprattutto nel periodo dell’adolescenza, quello che io chiamo “il periodo buio della mia vita”…).Un miracolo che nei anni non l’ho mai visto…O per lo meno è quello che ho pensato per anni…Ma adesso ti sto scrivendo, e forse è quello che conta. Potrei cominciare a farti una lista delle cose che vorrei, solo che non so se sarei capace. Questo è un po come il periodo prima di Natale, quando sono in giro a cercare i regali. Ogni anno ho pensato di regalarmi qualcosa che mi piaceva veramente (perché sapevo già che nessuno non me l’avrebbe mai fatto), solo che poi non l’ho facevo mai. Finivo sempre a comprare tutto per gli altri…Non ti so dire perché. Forse perché una parte di me pensava che loro avevano più bisogno… Eh si Babbo Natale, devo dire che sono un po strana io…Così che anche i desideri nella letterina li lascio per gli altri…E non perché non ci credo a te (sinceramente un po anche quello però…), ma soprattutto perché quella bambina piccina è cresciuta, ormai è diventata una donna. Da tempo Mr.D. non è più un nemico (ma con questo non pensare che io lo voglio), solo che con gli anni ho imparato a vedere e apprezzare anche le cose buone che ho nella mia vita. E c’è ne sono, c’è ne sono sempre stati. Solo che io non li vedevo, o forse non volevo vederle…Ti svelo anche un’altro segreto caro Babbo, quel famoso miracolo c’è stato, il miracolo ero io. Perché il vero miracolo è proprio quello: continuare a credere e lottare anche quando tutto ti sembra impossibile…
Ricordate: il miracolo siamo noi…Ma quello è un po come lo spirito di Natale, lo devi sentire dentro di te, non te lo possono dare gli altri…Buon Natale a tutti!