Io mi rompo, tu ti rompi egli si rompe, noi ci rompiamo, voi vi rompete, essi si rompono. Insomma la rottura appartiene all’ordine della vita e fa parte del suo decorso senza ricorso che dir si voglia. Il diabete è anche una rottura da molteplici sfaccettature. Nel diabete tipo 1 il sistema immunitario pazzo fa un po’ quel che gli pare ed elimina le cellule beta dell’insulina, quindi da rottura nasce rottura: la nostra di dover fare e brigare per controllare i livelli dei fondali dei nostri zuccheri nel sangue, fare insulina e altro ancora. Una rottura necessaria.
Poi? Poi non finisce qui. Il tempo ci usura e stessa cosa la fa con gli oggetti a corredo del nostro vivere quotidiano: la lista è troppo lunga per elencarli tutti. Cibo, vestiti, casa il resto mettetecelo voi se volete e credete. Alcuni oggetti passano e manco ce ne accorgiamo, altri restano impressi nella memoria, diventano dei feticci, delle icone a rappresentare, diventare un emblema a ricordo di attimi belli o comunque indimenticabili della nostra vita.
Necessitiamo di punti di riferimento, simboli a cui appigliarci, una sorta di coperta psicologica che ci rassicuri lungo il cammino della vita. Almeno questo accade nelle persone con una certa formazione educativa, culturale e formata con la tradizione tramandata tra le generazioni.
Da qui la necessita di prestare attenzione anche con il materiale impiegato per il diabete.
La prima nota importante da ricordare riguarda i farmaci: controllare sempre la scadenza e validità delle medicine assunte nella terapia per la cura della nostra malattia, insulina al prima posto e in questo caso un occhio di riguardo va tenuto nella sua conservazione come indicato nel foglietto illustrativo presente nella confezione. Sembra un affermazione banale e paternalistica la mia, ma io stesso a volte mi sono ritrovato con farmaci scaduti in casa. Poi fare sempre un inventario dei fabbisogni, ovvero non ridursi all’ultima pastiglia prima di fare la richiesta al medico di una nuova prescrizione.
Sotto il periodo delle feste di fine anno mi si è andato a rompere la presa a molla che fa da attacco all’abbigliamento del microinfusore, per fortuna ho un accessorio simile, ma più ingombrante, di ricambio. E il genere di materiale accessorio a pompa e affini che viene distribuito da marchio produttore, nel mio caso la Medtronic. E a tal proposito entro nel sesto anno continuativo di utilizzo del microinfusore, quindi sto in guardia da possibili e prossime rotture della macchina.
Tali verifiche quindi si estendono a tanti congegni: microinfusore, sensore e glucometro, il più utilizzato dai diabetici di tutto il pianeta. Anche tale gadget va verificato di tanto in tanto e sostituito se necessario. Come va controllato se le strisce reattive sono buone oppure risultano essere scadute. Controllo e scadenza sono le parole chiave da prendere a memoria.
Essere diligenti è un punto fondamentale per una vita serena con il diabete. Se amiamo la confusione è bene fare una eccezione a tale manifestazione dell’essere per non incappare in brutte e indesiderate sorprese.