Liste d’attesa troppo lunghe per i controlli dopo un ricovero, un’odissea avere in tempi brevi i medicinali per la terapia: per 4 pazienti italiani su dieci avere rapporti con un ospedale o una Asl territoriale per gestire la propria malattia è fonte di disagi e difficoltà. Così il 67% dei cittadini e ben il 75% (3 su 4) di coloro che hanno ha già un problema di salute accoglierebbe con sollievo il passaggio alla farmacia del territorio di molti dei servizi gestiti da Asl e ospedali, prima fra tutte la distribuzione dei medicinali erogati finora solo in ospedale.
Lo dimostra un’indagine condotta da Datanalysis su 2.000 cittadini e 500 persone con patologie croniche come diabete di tipo 2, artrite reumatoide, broncopneumopatia cronica ostruttiva, presentata a un convegno organizzato da Federfarma Servizi e Federfarma.Co. a Napoli.
Un italiano su quattro vorrebbe trovare in farmacia anche altri servizi, come una gestione integrata con ospedale e medico di famiglia, l’assistenza ad anziani, disabili e pazienti con malattie croniche, l’accesso a servizi infermieristici e fisioterapici, la possibilità di prenotare visite ed esami. La farmacia si conferma perciò un punto di riferimento essenziale, tanto che uno su tre vorrebbe un canale di comunicazione più facile e diretto, magari attraverso i social media o whatsapp.
“I distributori di farmaci e le cooperative di farmacisti sono pronti a rispondere alle esigenze e si propongono di distribuire alle farmacie territoriali anche quei farmaci e quei presidi attualmente distribuiti soltanto dalle Asl-spiega Giancarlo Esperti, direttore generale di Federfarma Servizi- grazie al nostro sistema distributivo capillare possiamo già oggi assicurare la consegna su tutto il territorio”.