Jam session di esami, i soliti, per concludere l’anno bisesto: un appuntamento costante e replicato ogni tre mesi per capire se il diabete è o meno manutenuto bene. Oggi mi tocca espletare tale operazione. Ma quali sono gli esami di laboratorio da effettuare per un diabetico?
Il primo gruppo di test serve a interpretare lo stato del compenso metabolico essi sono:
Emoglobina glicata (HbA1C)
È un esame che ha rivoluzionato la possibilità di monitorare l’efficacia della terapia. Si tratta di una molecola di emoglobina (contenuta nei globuli rossi) a cui si lega il glucosio: tanto più è alta la glicemia nel tempo, più è alta l’emoglobina glicata. Riflette la media delle glicemie degli ultimi tre mesi, in quanto l’emoglobina è contenuta nei globuli rossi che appunto hanno una vita media di tre mesi. Questo esame va eseguito abitualmente una volta ogni 3 mesi.
Valori nella norma: inferiore a 6%
Valori inferiori al 7% indicano un buon controllo metabolico: ciò significa che raggiungendo e mantenendo questi valori, si prevengono le complicanze croniche della malattia o qualora siano comparse si arresta l’evoluzione.
Valori superiori a 7% stanno ad indicare un controllo delle glicemie non in grado di prevenire o rallentare l’evoluzione delle complicanze croniche. Il prelievo per questo esame non richiede digiuno e può essere eseguito a qualsiasi ora . Recentemente il valore di emoglobina glicata viene espresso in millimoli anziché in percentuale.
Il secondo gruppo valuta la funzione reale
Microalbuminuria
La presenza di albumina nelle urine è considerata normale se non supera i 25 mg nell’arco delle 24 ore; l’aumento della sua quantità sta ad indicare una sofferenza del rene (nefropatia) o un alterazione della superficie dei vasi e in questo caso sta ad indicare un elevato rischio di incidenti cardiovascolari.
Valori nella norma: inferiori a 25 mg nelle 24 ore
Microalbuminuria: i valori superano 25 mg nelle 24 ore;
Macroalbuminuria: i valori superano 200 mg/24 ore. La quantità di albumina nelle urine, è influenzata da molte situazioni: presenza di infezione delle vie urinarie, intensa attività fisica. Per tale motivo si conferma la microalbuminuria dopo tre determinazioni non consecutive positive.
Va eseguita, se nella norma, ogni 6 mesi circa.
Creatinina
Questa molecola esprime la capacità del rene di depurare il sangue; valori superiori a 1.4 stanno ad indicare la presenza di insufficienza renale. La sua determinazione è importante non solo per documentare un danno al rene, ma anche per decidere quali farmaci possono essere somministrati.
Valori nella norma: inferiori a 1.3 mg/dl
Va eseguita, se nella norma, ogni 8 mesi circa.
Velocità di Filtrazione Glomerulare
È un esame che esprime il volume di sangue che il rene filtra al minuto; è fondamentale la raccolta corretta delle urine delle 24 ore.
Valori nella norma: superiori a 60 ml/minuto Valori inferiori a 60 ml/minuto indicano la presenza di insufficienza renale cronica.
Va eseguita, se nella norma, ogni 8 mesi circa.
Esame urine
È un esame “vecchio” ma molto importante: ci permette di capire la funzione del rene, la presenza di eventuali infezioni , un danno renale, la presenza di zucchero.
Va eseguita, se nella norma, ogni 8 mesi circa.
Urocoltura
Serve per rilevare le infezioni delle vie urinarie; un campione di urine viene “seminato” in apposite piastre (terreni di coltura) e si valuta la comparsa di colonie batteriche. Concentrazioni elevate di batteri, anche in assenza di disturbi urinari, richiedono terapia antibiotica.
Valori nella norma: negativa
Va eseguita, se nella norma, ogni 8 mesi circa
Terzo e ultimo gruppo concerne l’assetto lipidico
Colesterolo totale
Il colesterolo è dannoso per le arterie e quando i suoi valori sono elevati nel tempo determina la formazione della placca aterosclerotica, a sua volta causa degli incidenti cardiovascolari (infarto ed ictus);
Valori nella norma: inferiori a 190 mg%
HDL colesterolo
È il colesterolo “ buono”, riduce il rischio di incidenti cardiovascolari
Valori nella norma: superiore a 40 mg% nell’uomo, 50 mg% nella donna.
LDL colesterolo
È il colesterolo “cattivo”, quello che provoca la placca aterosclerotica
Valori nella norma: inferiori a 100 mg%; se è già presente un evento cardiovascolare inferiore a 70 mg%.
Trigliceridi
Sono spesso elevati nel diabete tipo 2; anche queste molecole contribuiscono all’aterosclerosi
Valori nella norma: inferiori a 180 mg% Il controllo dell’assetto lipidico va effettuato di norma ogni 8 mesi.