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Diceva Plutarco: “Ormai con la chiusura di questo anno si sta chiudendo un libro che abbiamo riempito di emozioni, nuove avventure e tanti momenti indimenticabili… beh sta arrivando il momento di aprirne uno nuovo di 365 pagine vuote… fate di ogni giorno il vostro capolavoro, usate tutti i colori della vita, sorridete sempre, non arrendetevi mai e soprattutto non pentitevi mai di quello che fate perché quello che scrivete è la vostra meravigliosa storia… auguri… che questo Natale sia pieno di gioia, serenità e dolci ricordi… e che il 2017 vi riservi tante indimenticabili sorprese.”

La speranza accende, tiene accesi i nostri motori, la forza d’animo che ci porta ad andare avanti, a compiere i nostri giorni sino al compimento degli stessi. Ognuno di noi conserva teco una speranza, la realizzazione di un sogno, di un obiettivo, traguardo nella vita.

Cosa mi aspetto dal domani? Recitava una celebre e omonima canzone del mio conterraneo Cesare Cremonini. Cosa lo so: vigilare. Vigilare certo: sul mia malattia, Il diabete. Ovvero il livello di zucchero nel sangue e tutti gli annessi e connessi, almeno finché ho e avro la tenuta e coscienza, lucidità per poterlo fare.

La nostra è una malattia che non ammette ignoranza né evaporazione mentale, cognitiva. Infatti necessita di una consapevole e prevalente attenzione. Ma a volte bisogna staccare la spina, troppi i pensieri, troppa è la stanchezza di sopportare le vicissitudini della vita. Smettere di riflettere, stare e invece viaggiare soli con noi stessi. Una passaggio che è e resta individuale, mio.

Poi vigilare va oltre il personale, significa perlustrare l’orizzonte, la prateria che si apre con un anno nuovo tutto da esplorare, vivere e conoscere. Certo è indispensabile condire il quotidiano con una porzione vivida di entusiasmo per affrontare il mondo!

Il Mio Diabete quest’anno avrà cura di proseguire il cammino che lo porterò a “sfruttare” l’anniversario dei dieci anni di pubblicazioni online per focalizzare l’attenzione su due temi trascurati nella nostra vita con la malattia: l’informazione ed educazione nella cura del diabete, e quanto tempo ci porta via la vigilanza sulla patologia medesima?

Avremo modo di affrontare tali argomenti in diverse città italiane per poi concludere il tutto con una festa conclusiva a novembre. Ma non preoccupatevi: continueremo a controllare, come facciamo ormai da qualche anno in qua, cosa bolle nella pentola dell’universo diabetico in ogni campo d’interesse, cercando di selezionare i fatti dalle fandonie.

Quindi continuiamo ancora il percorso assieme e ancora auguri per un positivo nuovo anno 2017!