Un grande evento per me.
Per me con 54 anni di vita con il diabete tipo 1.
Per me che dall’esordio nel 1963 (1 anno e otto mesi) sino al 1970 totalizzai 22 ricoveri ospedalieri per: 20 coma ipoglicemici, 2 DKA, edema cerebrale e crisi epilettiche.
Per me che i medici per 40 anni non riuscirono mai a venire a capo dello scompenso glicemico che divenne strutturale.
Per me che assommo tutte le complicanze associate al diabete (retinopatia, nefropatia, neuropatia solo per citare le più pop)-
Per me che ho avuto un ictus a 40 anni.
Per me che a 40 mi è stata diagnosticata l’artrite reumatoide.
Per me che non avvertendo più l’ipoglicemia otto anni fa decido di passare all’angelo custode alias microinfusore d’insulina ,con CGM che allerta e blocca l’erogazione del farmaco quando la glicemia precipita in basso – il Veo con Enlite Minimed Medtronic – e mi faccio otto anni di mazzo per imparare a usare al meglio la tecnologia, tra calcoli e mica calcoli e altri sortilegi di cui ben poco capisco, e comincio a veder migliorare la situazione.
A me che tre mesi essendosi rotta la pompa debbo passare al nuovo modello: il Minimed Medtronic 640g con il sistema Smart Guard, un algoritmo che predice molto ma molto bene la curva glicemica impedendo diverse volte sia la caduta ipoglicemica che la salita ipeglicemica.
A me che grazie all’apprendistato e alle funzioni offerte da questa potente tecnologia per la prima volta nella mia vita di diabetico tipo 1 vedo la HbA1c (emoglobina glicata) pari a 47 alias 6.5, con pochissime ipo e quasi nessuna iper!
Per la prima volta.
Nulla è impossibile si tratta di saper utilizzare al meglio le risorse disponibili.