Diabete fragile rivisitato: una descrizione del diabete irregolare e difficile da controllare in una donna anziana con diabete di tipo 1.
Il “diabete fragile” è spesso attribuito a fattori di stress psicologico che causano omissione insulinica nelle giovani donne con diabete di tipo 1. Ha ricevuto poca attenzione nella recente letteratura medica.
Riportiamo il caso di una donna di 87 anni che ha avuto episodi ricorrenti di chetoacidosi diabetica inspiegabile. Nonostante il frequente monitoraggio ospedaliero del glucosio capillare, i suoi livelli di glucosio nel sangue sono rimasti irregolari. Ha avuto un totale di 12 episodi di chetoacidosi (alcuni avvenuti durante il ricovero in ospedale), con 11 episodi verificatisi nell’arco di un periodo di 3 mesi. Diversi episodi di chetoacidosi hanno richiesto cure in un’unità ad alta dipendenza e fino a 32 ore di insulina e fluidi per via endovenosa. Le estese indagini non sono riuscite a identificare alcuna causa sottostante della chetoacidosi ricorrente. In definitiva, l’introduzione di una pompa per infusione sottocutanea continua ha portato a un miglioramento del controllo glicemico ed evitato la necessità di ulteriori ricoveri.
Le persone in età avanzata possono beneficiare della terapia con pompa per insulina. La definizione originale di “diabete fragile” si riferiva a pazienti le cui vite erano “costantemente interrotte da episodi di ipo o iperglicemia”. Il nostro caso ci ricorda che questa entità clinica può derivare da una biologia alterata e non è sempre correlata a fattori di stress psicologico.
Pubblicato su Diabetic Medicine del 22 apprile 2019.