Pasqua: il passaggio dal luogo della schiavitù alla terra promessa. La vita, un passaggio verso altre dimensioni e la malattia, uno stato temporaneo o permanente che può prendere il corpo, la mente o entrambi, un legame a regole stabilite da altri, i medici, le convenzioni Ogni malattia ha le sue di regole, ogni malattia è diversa è personale.

Il passaggio, un moto perpetuo, un loop che contraddistingue l’evoluzione umana, tra contraddizioni, fermate e ripartenze, atti di civiltà e atti di grande disumanità, e in tutto questo si cerca una dimensione comune e accettata di convivenza in questa gabbia planetaria.

Oggi, al di là del menefreghismo, del tradizionalismo e, soprattutto, dalle abitudini sedimentate, fossilizzate, cosa ci resta della Pasqua, tra quanto riportato dal vecchio testamento, l’esodo del popolo ebraico dall’Egitto alla terra promessa, Israele: al nuovo testamento, il sacrificio del figlio di Dio, Gesù e la sua resurrezione?

Due elementi eterni nella natura umana: la speranza e la rinascita volte a portare l’uomo ad essere migliore, a riscattarlo dal peccato originale.

Ecco l’attualità della Pasqua: un significato da non dimenticare e da portarci dentro con impegno perché per essere liberi occorre altresì essere responsabili.

Buona Pasqua