Tanti sono stati nei Paesi Bassi, tanti sono stati e tornerebbero volentieri ai Caraibi, Maldive, Tahiti ecc. Ma quest’anno sembra, sottolineo, sembra, che ci toccherà frequentare le terre patrie, se non capitano rivoluzioni scientifico/copernicane attorno al vulnus pandemico da COVID-19 e da blaster infiammatorio intestinale di chiacchiere a paccate , in ogni dove, da riempire 10 volte lo spazio siderale.
Si perché francamente, e la tendenza era evidente sin dall’inizio, questo brain-storming di minchiate e brandelli informativi degni di una bottega da rigattiere, hanno provocato un vero e proprio rompimento totale e credo incurabile, date le dimensioni sferiche del problema.
E in attesa di capire, termine assai ostico se non desueto dati i tempi odierni, una cosa è chiara: abbiamo molteplici possibilità di morire secondo i dati offerti dal coroner dal coronavirus e dall’ISTAT, EUROSTAT e WHO.
Comunque alla fine il risultato di tutto il varietà mediatico qual’è? Che il troppo stroppia, che i media tradizionali e social media hanno prodotto un unico risultato: il rigetto.