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Superato il giro di boa dell’80° sessione scientifica dell’ADA – American Diabetes Association, che quest’anno causa pandemia da COVID-19 è in versione online, è giunto l’istante per fare un sommario dei fattori positivi e negativi di un appuntamento di primaria importanza per il mondo diabetico, in ogni latitudine del pianeta.

Certamente l’evento riflette le percentuali di peso che hanno le due forme dominanti di diabete, infatti gli spazi riservati ai poster, abstract e simposi sono per il 90% rivolti al diabete tipo 2 e per il 5% al diabete tipo 1 e la quota rimanente alle restanti tipologie.

Dato che è la prima volta con cui mi trovo a seguire una convention del genere, seppure in sessione da remoto, debbo senza alcun dubbio fare i complimenti agli organizzatori e allo staff che cura la comunicazione ad ogni livello perché non c’è nulla di simile, per quanto concerne il diabete, in Italia ed Europa, e ti senti dentro l’evento. Spero che anche per l’anno prossimo si ripeta questa possibilità specie per quanti come me non hanno mezzi e risorse per affrontare un viaggio del genere. E il fatto che la documentazione, veramente imponente, messa a disposizione per l’evento da ADA resterà presente fino a settembre di quest’anno è importante per chi fa seriamente informazione e documentazione in tale campo.

#ADA2020 Highlight on the event

After the halfway point of the 80th scientific session of the ADA – American Diabetes Association, which this year due to pandemic from COVID-19 is online, the moment has come to summarize the positive and negative factors of a appointment of primary importance for the diabetic world, in every latitude of the planet.

Certainly the event reflects the percentages of weight that the two dominant forms of diabetes have, in fact the spaces reserved for posters, abstracts and symposia are 90% aimed at type 2 diabetes and 5% towards type 1 diabetes and the share remaining to the remaining types.

Since it is the first time that I find myself following such a convention, albeit in remote session, I must undoubtedly congratulate the organizers and staff who take care of communication at every level because there is nothing like it , as regards diabetes, in Italy and Europe, and you feel inside the event. I hope that this possibility will be repeated for next year especially for those like me who do not have the means and resources to face such a journey. And the fact that the truly impressive documentation made available for the event by ADA will remain present until September of this year is important for anyone who seriously makes information and documentation in this field.