I virus possono sia causare che prevenire malattie autoimmuni. Per comprendere questo dualismo, Matthias von Herrath e colleghi del La Jolla Institute for Allergy and Immunology in California hanno esposto topi prediabetici a infezioni virali. Nel numero del 2 gennaio del Journal of Clinical Investigation gli autori riportano che l’infezione da virus della coriomeningite linfocitica (LCMV) durante il periodo prediabetico ha completamente abolito il processo diabetico in due distinti modelli murini.

Questa protezione contro lo sviluppo del diabete di tipo 1 era correlata a un numero ridotto di cellule T CD8 autoaggressive nelle isole pancreatiche. L’aumento della produzione della chemochina CXCL-10 nei linfonodi pancreatici ha reindirizzato le cellule della risposta immunitaria lontano dalle cellule b. Una volta nel linfonodo pancreatico, i linfociti CD8 subivano un aumento dell’apoptosi, che dipendeva direttamente dal TNF-a e indirettamente dalla produzione di IFN-g. I dati indicano che le citochine e le chemochine proinfiammatorie indotte dall’infezione virale possono influenzare positivamente i processi autoaggressivi in ??corso nella fase preclinica se prodotte al momento, nella posizione e al livello corretti. Pertanto i virus che non distruggono direttamente le cellule b possono effettivamente migliorare il decorso del diabete autoimmune.

TITOLO: La cura dei topi prediabetici mediante infezioni virali comporta il reclutamento di linfociti lungo un gradiente IP-10

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