Una revisione di 17 studi rivela che l’estrogeno, con o senza progesterone, può abbassare il rischio di prediabete nelle donne in menopausa, aprendo nuove prospettive per la prevenzione del diabete di tipo 2
La terapia ormonale in menopausa può ridurre la resistenza all’insulina: Nuova meta-analisi svela risultati promettenti
Le donne in menopausa potrebbero beneficiare significativamente della terapia ormonale per ridurre il rischio di sviluppare resistenza all’insulina, una condizione che può portare a prediabete e diabete di tipo 2. Questa è la conclusione di una nuova e importante meta-analisi, che sarà presentata al meeting annuale della Menopause Society a Chicago.
La menopausa è una fase della vita femminile caratterizzata da una drastica riduzione dei livelli di estrogeni, un ormone essenziale che influisce su vari aspetti della salute, inclusa la sensibilità all’insulina. Questo rende le donne in postmenopausa particolarmente vulnerabili alla resistenza all’insulina, una condizione in cui il corpo non risponde adeguatamente all’ormone che regola il livello di zucchero nel sangue. Se non gestita, la resistenza all’insulina può evolversi in prediabete e, infine, in diabete di tipo 2, oltre a essere correlata ad altri disturbi metabolici e cardiovascolari.
Contrasti risolti da una meta-analisi su vasta scala
In passato, gli studi sull’impatto della terapia ormonale sulla resistenza all’insulina hanno prodotto risultati contrastanti, alimentando un dibattito tra medici e ricercatori. Tuttavia, la recente meta-analisi condotta dal Dr. Xuezhi (Daniel) Jiang del Reading Hospital Tower Health e del Drexel University College of Medicine in Pennsylvania, ha portato maggiore chiarezza. Questa revisione ha incluso 17 studi randomizzati e controllati, coinvolgendo oltre 29.000 donne tra il 1998 e il 2024.
La meta-analisi ha rivelato che la terapia ormonale, sia nella forma di estrogeni da soli che combinati con il progesterone, ha ridotto in modo significativo la resistenza all’insulina nelle donne in menopausa senza precedenti patologie metaboliche. Il Dr. Jiang ha osservato: “Entrambi i tipi di terapia ormonale, inclusi i trattamenti orali e transdermici, hanno dimostrato di ridurre la resistenza all’insulina nelle donne in postmenopausa sane, con una maggiore efficacia associata all’uso dell’estrogeno da solo”.
Dati concreti a supporto dei benefici della terapia ormonale
I risultati cumulativi dei 17 studi mostrano che tra i 15.350 partecipanti sottoposti a terapia ormonale, l’estrogeno da solo ha fornito una riduzione più significativa della resistenza all’insulina rispetto alla combinazione con il progesterone. Questo suggerisce che il solo estrogeno potrebbe avere un ruolo più marcato nel proteggere le donne in menopausa dal rischio di prediabete.
Un altro dato rilevante riguarda l’età media delle partecipanti, che variava tra i 47 e i 75 anni, con trattamenti che duravano da otto settimane a due anni. Questo dimostra come il beneficio della terapia ormonale sia percepibile in un ampio arco temporale e in un range di età piuttosto esteso.
Menopausa e resistenza all’insulina: una connessione rischiosa
La menopausa è un momento critico per la salute metabolica delle donne. La riduzione degli estrogeni non solo provoca i noti sintomi della menopausa, come le vampate di calore e la sudorazione notturna, ma influisce anche sulla regolazione dell’insulina, aumentando il rischio di sviluppare disturbi metabolici. La resistenza all’insulina è particolarmente pericolosa poiché il corpo non riesce a utilizzare efficacemente lo zucchero nel sangue, causando livelli elevati di glucosio, che possono evolversi in prediabete e diabete di tipo 2.
Il legame tra la diminuzione degli estrogeni e l’insorgenza della resistenza all’insulina è supportato da numerosi studi clinici. Tuttavia, i risultati della meta-analisi presentata al congresso della Menopause Society rafforzano l’idea che la terapia ormonale possa essere una soluzione concreta per mitigare questi rischi. Come spiega la Dr. Stephanie Faubion, direttrice medica della Menopause Society, “La terapia ormonale è già utilizzata per alleviare i sintomi della menopausa, ma questa nuova meta-analisi aggiunge un ulteriore beneficio, dimostrando che può anche ridurre la resistenza all’insulina”.
Verso nuove raccomandazioni cliniche?
La pubblicazione di questa meta-analisi potrebbe influenzare le raccomandazioni cliniche riguardanti la gestione della salute metabolica nelle donne in menopausa. Mentre la terapia ormonale è già ampiamente utilizzata per trattare i sintomi vasomotori e migliorare la qualità della vita delle donne in questa fase, il potenziale impatto positivo sulla resistenza all’insulina potrebbe portare a una rivalutazione della terapia stessa, soprattutto in contesti preventivi per il diabete di tipo 2.
Sebbene la terapia ormonale non sia priva di rischi e debba essere prescritta dopo un’attenta valutazione medica, questi risultati suggeriscono che, in assenza di controindicazioni, essa potrebbe rappresentare un’opzione valida per proteggere le donne dalla resistenza all’insulina e dalle sue complicazioni.
Prospettive future
I risultati della meta-analisi saranno approfonditi durante il meeting della Menopause Society, e ulteriori studi sono attesi per esplorare ulteriormente i meccanismi attraverso i quali la terapia ormonale agisce sulla resistenza all’insulina. Ciò che emerge chiaramente è che la terapia ormonale potrebbe avere un impatto ben più ampio di quanto finora immaginato, offrendo un’ulteriore linea di difesa contro malattie metaboliche e migliorando la qualità della vita delle donne in menopausa.
In definitiva, queste nuove evidenze potrebbero segnare una svolta nella gestione della salute delle donne in menopausa, aprendo la strada a un approccio più integrato e personalizzato, capace di rispondere non solo ai sintomi della menopausa, ma anche ai rischi metabolici associati a questa fase della vita.
Conclusioni
La terapia ormonale emerge come uno strumento prezioso non solo per alleviare i sintomi della menopausa, ma anche per ridurre il rischio di insulino-resistenza, prediabete e diabete di tipo 2 nelle donne in postmenopausa. Le nuove evidenze fornite da questa meta-analisi rappresentano un passo avanti significativo nella comprensione del ruolo degli ormoni nel metabolismo femminile, aprendo nuove possibilità terapeutiche per migliorare la salute e il benessere delle donne in menopausa.