Ripetere a volte aiuta, e come si vede dalla sottostante foto, qui si parla di piede e del mio in particolare che, essendo diabetico come già riportato in altre occasioni, chiede attenzioni specifiche e cautele in atti apparentemente banali, come controllare la presenza di calli, rugosità, tagli e ferite. Ebbene proprio pochi giorni fa, al momento di fare un poco di pedicure, mi sono reso conto per la prima volta come nel terzo dito del piede sinistro, quello più martoriato dagli effetti dell’artrite reumatoide, sotto l’unghia c’era una macchia scura; in un primo momento ho ritenuto si trattasse di una macchia o neo peraltro presente nel dito quarto dell’altro piede. Poi mi sono accorto che si trattava di sangue. A quel punto la prima cosa a cui ho pensato è di limitare subito i danni ovvero fare infettare la ferita, così ho cominciato ad applicare un disinfettante a base di una soluzione cutanea di clorexidina digluconato 1g/100 ml e protetto la falange avvolgendola con garza, l’operazione in questione la ripeto tre volte al dì per una settimana. L’effetto positivo sulla ferita è stato immediato, nel senso che si è subito arrestata la perdita di sangue

Ma questo non basta ad abbassare il livello di guardia. Nonostante il mio diabete sia ben compensato ho sempre sulle spalle 47 anni d’anzianità e convivenza con la malattia e mi rendo sempre più conto di come i vasi sanguigni siano fragili e quelli dei piedi soggetti a forti pressioni da carico richiedono una sempre maggiore attenzione onde evitare una evoluzione problematica e critica per l’arto e la salute in generale. Alla luce di questi fatti ho preso subito appuntamento con il diabetologo all’ambulatorio del piede diabetico per una visita di controllo e approfondire in modo adeguato la mia situazione, in questi casi non c’è tempo da perdere.
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