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English: iPad 2 wordmark, by Apple Inc.

Non sono ne lo sono mai stato un rompiballe, per il futuro chissà che succederà,  ma leggendo i post chi si addentra può vedermi invece come un puntiglioso e tenace appartenente alla predetta categoria, poiché disamino ogni lato della vita e del diabete in particolare, spaccando il pelo in quattro sugli argomenti affrontati. Beh da un lato penso sia naturale poiché quando si esamina e racconta di tema occorre gioco forza affrontarlo sotto tutti i punti di vista e angolature: positive  e negative per poi fare la sintesi no?

Ed eccomi al fatal punto, nella nostra esistenza ci sono diversi momenti che rappresentano tappe importanti della nostra evoluzione: la famiglia, la nascita di un figlio, la scomparsa di una persona cara, l’amicizia, il lavoro, solo per fare alcuni esempi. E un malato “professional chronic” cosa si trova davanti? La puntura? No. La dieta? No. Un salasso?. No? Nulla di tutto questo: per un malato “cronico professionale” il momento solenne e liturgico è dato dalla visita di controllo del diabete. Un momento lungo un giorno che va affrontato con molta perizia e cura per due ordini di motivi: il medico deve avere la nostra situazione sotto controllo, pertanto portare con se tutti gli esami effettuati in precedenza assieme a un diario della glicemia ordinato, completo e leggibile relativo a non oltre i due mesi anteriori è di fondamentale importanza per il buon esito della visita presente e futura, a prescindere dai valori della glicata (buoni o cattivi essi siano). Il secondo, dato la lunga e a volte snervante attesa, è costituito dal come prepararsi al tale momento (il più lungo nel suo insieme).

Dunque già in altre occasioni ho affrontato il tema e vi descrivo come mi regolo, non per essere seguito nel metodo ma per offrire spunti al fine di una ottimizzazione decorosa dell’impiego del tempo durante le fasi d’attesa. Prima cosa mi sono portato tutto l’arsenale elettronico digitale: Iphone, Ipad in testa; e con questa arca di Noè di dati sono pronto ad affrontare la sfida per cominciare guardandomi il film del momento – I Miserabili, che per durata è a prova d’attesa garantito al 100%. Naturalmente con l’arsenale di ebook, apps e molto altro ancora ne ho da leggere o da consultare di tutto come: Facebook, Tweete e simili. Poi se proprio me la vedo male vado al bar magari lasciando il mio biglietto da visita ai paramedici così da farmi cercare quando vengo chiamato. Oggi non ho voglia di sentire cazzeggi e altre analoghe situazioni presenti in corridoio tra diabetici anziani patetico-nevrastenici e altri persi nello spazio. Oggi voglio stare per i fatti miei. Ecco l’unico problema irrisolto oggi come 50 anni fa riguarda la toilette: uno schifo come allora.

Bene dopo tre ore in attesa entro per il momento centrale: la visita. E il medico consulta i dati degli esami di laboratorio e altri accertamenti da me effettuati, poi rileva il peso corporeo e misura la pressione arteriosa, e legge il diario glicemico presente online sul sito della Medtronic.. Il quadro che emerge è di sostanziale stabilità e pertanto non degno di modifiche dello schema insulinico. In dieci minuti si conclude la visita con la richiesta di ripetere  gli esami tra tre mesi in occasione del prossimo appuntamento.

Finito. Ora vado a mangiarmi un buona pizza data l’ora: le 14 e ne approfitto per ricaricare il come esausto Ipad.