L’argomento può interessare un pubblico selezionato, o meglio interessato: col passare del tempo chi ha il diabete, se non ha uno stile di vita attivo, senza fumo o comunque ha avuto storie familiari con problemi cardiovascolari, di ipercolesterolemia e ipertensione; può andare incontro a complicanze di natura cardiaca e cerebrovascolare. Il sottoscritto rientrando nella suddetta casistica da tempo assume un cocktail di farmaci per cercare di arginare l’eventuale pericolo di precoci eventi nefasti alla propria salute, alla luce del mio diabete e della lunga lista di morti per infarto ed ictus che circonda il lato materno della mia famiglia, sempre nell’ambito della sfera cerebrovascolare, cardiaca. Risparmio l’elenco dei farmaci, salvo uno di recente prescrizione: le statine; le cito perché secondo l’attuale letteratura scientifico-medica in tale materia, la medicina in questione aiuterebbe molto il diabetico a migliorare le difese del cuore con il suo impiego; poiché tra qualche giorno vado a ritirare i risultati degli ultimi esami del sangue effettuati, tra cui c’è il colesterolo, potrò toccare con mano l’efficacia di questo medicamento o meno.
Un pensiero su “Statine in corso”
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Guarda, da farmacista e da ex informatore di una statina (atorvastatina, specialità Totalip) posso dire che l’efficacia di questi farmaci è tangibile, unica cosa bisogna tener monitorate le transaminasi e il cpk per via di possibili effetti collaterali (rari) a livello epatico e soprattutto muscolare (se uno prende le statine e ad es. ha dolori muscolari ed es. alle gambe è più che un campanello d’allarme).
Le linee guida dicono che il diabete è uno dei fattori di rischio insieme a fumo, età, pregressi eventi cardiovascolari maggiori (infarto, ictus) che impongono di abbassare il target di valore di colesterolo totale. Le case farmaceutiche (esagerate) dicono 160 di totale in casi come il tuo. Penso che rimanere sotto i 200 sia oggettivamente buono. Poi come al solito uno prende il caso, tipo mio papà, che ha di suo il colesterolo a 165 e degli esami da ventenne che… si è beccato un infarto ugualmente. Bah !