Le idee per mamgiare sono tante, ogni giorno siamo tempestati da proposte di ricette più o meno succulente per i nostri pasti e diventa difficile poter scegliere, un pò presi dalla pigrizia, un poco dai tempi stretti dedicati all’alimentazione quotidiana. Io che faccio il pranzo al lavoro riesco a coniugare l’esigenza del mangiare con la connservazione del buon comoenso diabetico.

La cosa viene bene dopo tanti tentativi e sperimenti alimentari: prima andavo in mensa ma la glicemia aveva io suoi alti e bassi; poi ho provato con il bar e avveniva la stessa; adesso ho raggiunto il pareggio di bilancio con il diabete preparando il mangiare per il lavoro.  La cosa avviene semplicemente, facendo un calcolo puntuale dei carboidrati e cercando di mantenere in asse i valori nutrizionali (proteine, fibre, grassi e calorie).

Il cibo che porto da casa, per fare un esempio contingente, ha un valore complessivo di 69 grammi in carboidrati e consiste, per oggi, in due fette di pane di 40 grammi, un etto di formaggio e un frullato di frutta naturale. L’infusione d’insulina che faccio a pranzo è di circa 4 unità.

Una cosa carina del farsi da mangiare, oltre a far bene al diabete, è la capacità di veder crescere la creatività gastronomica magari inventando cose nuove.