Anno nuovo e i fatti? Rattrista aprire i giornali e leggere ancora una volta di episodi discriminanti nelle procedure d’imbarco aereo, in questo caso fatte da addetti dell’Alitalia, nei confronti di un ragazzo diabetico di quindici anni . In questo blog qualche mese addietro avevo condiviso una denuncia pubblica di una concittadina diabetica per accadimento analogo.

Oltre ad parte affermare che cose del genere con il diabete non hanno da accadere, e ci sono precise indicazioni e direttive da parte delle autorità internazionali regolanti il traffico aereo, cosa aggiungere di mio? L’impressione nei casi specifici è che ci si va ad imbattere in funzionari, addetti presi da eccesso di zelo, o comunque con una conoscenza ottusa della materia, e quando accade una situazione del genere son cavoli amari perché schiodarli dalle loro impuntature diventa impresa ardua, impossibile.

Come già rimarcato è successo di veder impedito il viaggio anche in presenza di certificazioni sanitarie multilingue attestanti l’avere il diabete e tutto il resto. Che fare dunque? Una battuta carina letta sul fatto di cronaca è di creare una linea aerea per diabetici: della serie zero problemi; ma molto più realisticamente in situazioni del genere si tratta di far valere e rispettare i propri legittimi diritti fino in fondo e di rivalersi dei danni morali, materiali subiti.