Segno dei tempi e la vita e un viaggio dove si compie ogni tappa in sola andata ma questa diventa un’esperienza unica e preziosa rivista con gli occhi del tempo, come prendere un treno e farsi 5 ore per percorrere 300 chilometri oppure un giorno intero per farne 1000, e mentre sei lungo il tragitto ascolti le vite altrui come la tua percorre i loro pensieri e racconti, le scambi con i tuoi, vedi il paesaggio mutare intanto anche tu stai cambiando. Il viaggio ci porta verso una meta: quale? Alcune sono evidenti altre sono imprevedibili e le ultime sono quelle che rendono speciale e magico il percorso nella direzione della nostra crescita e conoscenza. Domanda: e se l’insulina bolle? Mi sono posto il quesito nei momenti di calura estrema come anche di freddura invernale, in sostanza la tenuta del farmaco incapsulato nella penna come nella cartuccia del microinfusore rappresenta il problema principale come la conservazione stessa del flacone d’insulina. Per quanto riguarda le scorte si tengono nelle varie borse termiche, quindi la parte più delicata concerne la tenuta dell’insulina in corso d’utilizzo nel microinfusore: durante il periodo estivo per evitare la cristallizzazione del farmaco è importantissimo ricordarsi di cambiare la cartuccia ogni due giorni e non arrivare al terzo, come non riutilizzare mai la parte residua nel deposito rimescolandola con la nuova.
La parte prevedibile del viaggio la affronto sempre facendo un inventario del materiale che mi occorre per il soggiorno lontano da casa nel periodo strettamente necessario, assieme a tutto il corredo di farmaci necessari per terapie personali. A dire il vero ormai vado con il “pilota automatico” nella ricognizione di quanto mi serve, ma state pur tranquilli un qualcosa finisco per scordare pure, e ciò non è da interpretare in modo negativo anzi il fatto positivo sta nel notare come il venir meno di uno stato ansioso alleggerisce il carico da stress per evento. Le differenze tra le varie epoche di vita stanno nell’accorciamento sensibile dei tempi di percorrenza tra partenza e arrivo, anche se tutto avviene in modo non sempre omogeneo e con un differenziale notevole nel trasporto a terra tra servizio di trasporto collettivo e individuale per quanto riguarda la durata del viaggio: lungo nel primo caso, più breve nel secondo. E questi elementi rivestono la loro importanza per un diabetico per diverse ragioni. Il primo motivo riguarda la riduzione dei tempi di stress da spostamento i quali hanno una certa incidenza per l’equilibrio della glicemia, nel caso in positivo. Secondo aspetto ha a che fare solitamente con l’alimentazione, questa durante i tempi di viaggi viene per essere un poco relegata e comunque non mantenuta a un livello ottimale. La mia esperienza da trasfertista, sia per lavoro che vacanza, a spesso visto il menù propinato lungo il viaggio come qualcosa di insufficiente a garantire i fabbisogni nutrizionali per un diabetico. Poi l’ultima cosa ripetuta in questa occasione ancora una volta riguarda la buona conservazione dei farmaci in condizioni termiche non idonee, e la cosa è da tener presente in relazione ai tempi di durata del viaggio.
Bè dopo aver rotto un bel po’ le scatole con tutte queste salutistiche raccomandazioni non mi resta che chiudere senza prima aver augurato buon viaggio!