Le classiche affermazioni relative al diabete sono legate al cibo, alla sedentarietà, solo per citare i più classici miti, luoghi comuni legati alla patologia in sé più diffusa nel pianeta, poi con il passare del tempo di vita assieme alla malattia si imparano a conoscere altri aspetti e reazioni, ci possono essere o meno le complicanze, come condizioni ambientali, ormonali, emotive le quali possono contribuire a rendere instabile o variare l’assetto e l’equilibrio della glicemia. Ripeto sono tante le variabile e ancor di più soggettive, quindi la regola fondamentale risiede nell’imparare a osservare e conoscere se stessi e un primo grande passo è compiuto.
Allora diabete dicevo uguale attività fisica, camminare, muoversi, ballare, vogare, remare, nuotare e molto altro ancora. Ma riposare com’è? Noi diabetici dormiamo bene e quando incide il sonno e pesa sul compenso glicemico? Ecco un tema poco o maltrattato tra i tanti affrontati sulla mia, nostra malattia.
Qui oggi cercherò di descrivere un poco la situazione poiché l’argomento merita attenzione e consapevolezza. Innanzitutto la glicemia alterata è un forte fattore di disordine del sonno e riposo, tale cosa può portare anche anche forti difficoltà nell’avere o mantenere un stato onirico adeguato e ristoratore. La mia esperienza con il riposo disturbato nel corso degli anni da frequenti e costanti iperglicemie e ipoglicemie notturne mi ha portato ad avere un sonno molto leggere e fragile, e se è vero da un lato che spesso ho avvertito l’arrivo di un abbassamento della glicemia nella notte, poi per riprendere a dormire era un vero problema. Mentre al contrario con la glicemia alta, iperglicemia c’è proprio la difficoltà forte ad addormentarsi, con un crescendo di malessere e nervosismo assommati a rendere ancor più problematica la faccenda.
Nel contesto fin qui descritto e in crescendo lungo il corso degli anni a venire si rischia di assommare un “fame di sonno”, con sindromi da week-end letargico intensivo, la cosa può far sorridere ma è un dato presente laddove ci troviamo di fronte a casi di diabetici con glicemia fortemente scompensata o comunque a facile alterazione (effetto montagne russe).
Naturalmente avere un buon riposo è di vitale importanza per ogni essere umano e ancor di più per un diabetico, la ragione? Stati di riposo inadeguato o insufficiente, l’insonnia possono determinare diverse problematiche di carattere emotivo e fisico, come ad esempio la difficoltà aumentata nel riuscire a tenere controllata la glicemia, oltre a far aumentare il livello di pressione arteriosa e quindi peggiorare la salute delle arterie e del nostro cuore, infine naturalmente ci sono ricadute evidente sul profilo psicologico e dell’umore da non trascurare affatto.
L’argomento dl buon riposo non finisce certamente qui, anzi è mia intenzione riprenderlo più volte all’interno del blog poiché il riposo adeguato fa parte di una vita vera piena e completa ricordiamocelo, e aiuta ad affrontare bene gli stress e sfide del quotidiano. Io resto convinto come prima di arrivare a impasticcarci e ingocciarci con tranquillanti e benzodiazepinici ci siano altre strade che possiamo esplorare per stare meglio con noi stessi e con gli altri, oltre ad avere sempre un diabete tranquillo e monitorato.