Dolce stil nuovo si palesa con una colazione basata su di un muffin ai mirtilli e latte: che bontà! Mentre il pranzo mi attende e sorprende con un antipasto basato su: tre crocchette di ceci, seppie e piselli, salsa rossa marinata e una striscia di polenta: passo al secondo con una rana pescatrice e patatine fritte. Si conclude la trilogia alimentare con la cena: un piatto di pastina in brodo, insalata, una rosetta e una pera. E voilà il diabetico è servito!
Ordine e calma: lungi da me farvi venire l’acquolina in bocca. Ho iniziato con un esplicito contenuto mangiabile l’odierno post per una semplice e rinnovata ragione a sfondo e tutto tondo diabetico che vado ora a illustrare.
Sapete cosa fa vibrare le corde dell’emozione in un vecchio di diabete tipo 1 come me? Semplicemente scoprire, grazie al CGM alias Monitoraggio Continuo della Glicemia assieme al microinfusore d’insulina, di poter andare avanti per tutto il giorno solo utilizzando la quantità d’insulina basale. Senza boli prima, durante e dopo i pasti, senza aver fatto moto, attività fisica alcuna. Anzi stando completamente polleggiato in casa.
Per la prima vola negli ultimi mesi di un uomo con 52 anni diabete tipo 1 sulle spalle e tra le palle che vivo, mangio e faccio cose senza fare insulina ai pasti.
E la glicemia? Va, veleggia senza fare una piega o impennarsi: partenza con 98 mg/dl, arrivo con 156 mg/dl e durante le oscillazioni si mantenevano in linea costante e retta.
Mi godo il diabete mono marcia!
E mi godo un poco di libertà dallo stress dei controlli dopo anni e lustri di fallimenti, di glicemie pazze, ricoveri, insulina inefficace, chetoacidosi, vomito, ipoglicemia, iperglicemia.
Non ho raggiunto l’emancipazione, la guarigione dal diabete è vero, ma anche un ciccino di liberazione fa stare bene.
Domani mi aspetta la visita del diabetologo di routine e senza meno coglierò l’occasione per rinnovarle il ringraziamento per lo schema basale che mi ha impostato. E’ bello apprestarsi all’appuntamento a cuor contento e pensando a quanti bocconi amari ho dovuto mandare giù prima di assaggiare un poco di dolcezza.
Non avrei ma detto di raggiungere un simile traguardo e tale proposito mi rivolgo ai diabetici che hanno perso la speranza, la forza e la fiducia nel farcela e non riescono a trovare un equilibrio terapeutico e emotivo, umorale: non mollate, non sarà oggi ma ce la farete!
Mai dire: io non posso! Ricordate: Noi diabetici tipo 1 non siamo normali, siamo guerrieri che ogni giorno combattono una battaglia per la vita, e noi siamo più forti. Nonostante tutto e tutti!