La FDA ha richiesto una avvertenza aggiuntiva da imprimere nelle confezioni e singole penne per insulina con cui si vieta la condivisione dei farmaci iniettabili per ridurre il rischio di diffusioni d’infezioni secondo un annuncio di sicurezza emesso dall’agenzia federale.
Un’etichetta indicante “per uso del singolo paziente” apparirà sulle etichette apposte sulle penne e sulle confezioni di nuovo requisito, secondo l’annuncio.
Le avvertenze aggiuntive contro la condivisione di penne appariranno congiuntamente alle informazioni sulla prescrizione e la guida sul farmaco, istruzioni per l’uso per i diabetici.
Le penne per insulina e gli altri farmaci per il diabete iniettabili, sono progettati per essere sicuri in un solor un paziente e dallo stesso essere utilizzati più volte con un ago nuovo per ogni iniezione, lo stesso può contenere sangue dopo l’uso e non deve essere condiviso.
La condivisione delle penne può portare alla trasmissione di agenti patogeni nel sangue, tra cui il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) e dell’epatite. In una sintesi di dati collegata, la FDA ha elencati esempi di potenziali esposizioni ad infezione legate alla condivisione di dispositivi a penna multidose risalenti al 2008.
L’agenzia rileva che casi confermati di trasmissione effettiva infezione sono stati segnalati, ma sottolinea le fonti di infezione sono spesso difficili da identificare e potrebbe andare non dichiarata.
La FDA ha emesso avvisi di sicurezza, tra cui un FDA Health Care Sheet Professional 2009 , e lanciato campagne di sensibilizzazione contro la condivisione delle penne per insulina.
Nell’annuncio, l’agenzia propone agli operatori sanitari e agli ospedali le direttive per ridurre al minimo gli errori etichettando penne con i nomi dei pazienti o fornendo le informazioni di identificazione, la verifica penne con i pazienti, la revisione delle politiche e l’educazione all’uopo dei membri dello staff sanitario, e consigli da rilasciare ai pazienti.
Un consiglio esportabile anche per il resto del pianeta, Europa e Italia incluse, poiché la “pratica” della asepsi e non condivisibilità se da un lato è ben compresa nei diabetici tipo 1, dall’altro riscontra lacune in una parte dei diabetici di tipo 2 trattati con insulina. In particolare la popolazione diabetica anziana e di basso ceto sociale.