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coppiaLa coppia scoppia quando uno dei due ha il diabete? La domanda e il tema è stato poco affrontato su queste pagine, ci sono molteplici trattazioni presenti su diversi siti specialistici in rete.

L’antico adagio afferma: tra moglie e marito non mettere il dito, e questo riguarda matrimonio e ogni altra forma di convivenza non riconosciuta, eterosessuale e omosessuale che sia. La cosa è talmente permeata nell’italica coscienza (del farsi i fatti proprio sul vissuto della coppia), che, anche nei dominanti social network si cazzeggia di tutto di più, tranne di questa sfera della vita quotidiana, tranne che per frammenti e scampoli di riferimento poi lasciati cadere nel vuoto. Anche i giovani e meno giovani bulli e bullette sparacchiano cazzate a tutto campo salvo la zona “oscura” dei vaffanculo tra genitori. Tutto questo fino poi ad arrivare al punto di rottura che normalmente porta alla separazione e divorzio, ma in casi sempre più frequenti arriva anche sfociare nell’omicidio del partner o violenza in famiglia.

Ecco perché, essendo consapevoli del rischio di ustionarci corpo e mente, vogliamo aprire il coperchio della pentola famiglia e vedere se l’acqua bolle, e la cottura è sotto controllo oppure no.

Tutto con al centro il diabete nel rapporto di coppia. C’entra oppure no, o ancora meglio: è un alibi per depistare altre problematiche invece riguardanti la personalità degli accoppiati o di uno di essi?

Naturalmente in coppia e famiglia si vive tutto, diabete compreso, è nell’ordine naturale delle cose sapendo come cotanta questione influisce in diverse latitudini del vivere quotidiano: il cibo, la dieta, l’esercizio fisico, la vita sessuale ecc.

Allora vengo al dunque: in molte coppie, il partner diabetico sviluppa episodi estremi di scompenso glicemico, generalmente sempre gli stessi: ipoglicemie o chetoacidosi, pur avendo tutte le informazioni necessarie per evitarli. Insomma che stancamente si ripetono senza tempo ma che prima o poi possono finire per logorare il rapporto.

Oggi non ci sono più scusanti rispetto alla malattia diabete: le informazioni essenziali ci sono e come trattarlo pure, se non è chiaro cosa fare le strutture di diabetologia offrono momenti di formazione ed educazione alla vita con il diabete per il paziente e il partner. Il veri punti di criticità rimati sono tre: buona parte dei centri di diabetologia non è in grado di affrontare questa problematica; le coppie sono spesso lasciate sole e infine l’effetto sorpresa, ed è proprio su quest’ultimo che desidero soffermarmi poiché si tratta del più pesante: l’ipoglicemia o per l’altro estremo la chetoacidosi; essendo eventi a sviluppo imprevedibile e traumatico, per chi lo vive e lo assiste, tali fasi vanno seguite con molta attenzione. Spesso accade che il diabetico in ipo, se non ha perso completamente coscienza, vada di “matto” o comunque opponga resistenza e colto di sorpresa il partner non sa cosa fare. Ecco la fase in questione è una delle più urgenti da trattare e non solo. Gli antichi romani dicevano: in vino veritas e noi, in ipoglicemia idem. Ovvero nella fase di distonia e conflitto d’essere presente con una ipoglicemia semicosciente, accade un processo disinibitorio nel diabetico per certi aspetti simili all’ubriaco e che può rivelare tratti sconosciuti della personalità

Credo siano molte le coppie a disagio. Diversi studi effettuati in Europa e Americhe lo evidenziano e tutti concordano sul fatto che si dovrebbe fare di più per aiutare la coppia a esprimerlo. Ecco perché occorre parlare di ‘coppia col diabete’, ‘famiglia col diabete’, ed importante farlo: per sottolineare soprattutto che la sofferenza, le ansie, i dubbi, lo sconforto, sono presenti in tutti i membri del sistema familiare. Non dimentichiamoci dei figli: raramente si tiene conto della loro sofferenza e di come questa possa condizionare la voglia del genitore diabetico di curarsi e la sua autostima.