Il diabete mellito Tipo 1 (T1DM) nell’infanzia è associato ad un aumentato rischio di dermatite atopica (AD), secondo uno studio pubblicato online il 15 settembre scorso sul British Journal of Dermatology.
Chien-Heng Lin, dalla China Medical University Hospital di Taiwan, e colleghi hanno esaminato la correlazione tra diabete tipo 1 e AD in uno studio di coorte retrospettivo basato sulla popolazione. Un totale di 3.386 pazienti affetti da diabete tipo 1 di nuova diagnosi 1998-2011 e 12.725 selezionati in modo casuale in controlli senza T1DM, frequenza abbinati per età, sesso e anno di diagnosi, sono stati identificati dai sinistri dati del programma di assicurazione sanitaria nazionale di Taiwan.
I ricercatori hanno scoperto che la coorte con T1DM ha avuto un 1,4 volte più alta incidenza complessiva di AD rispetto ai non diabetici (3,31 contro 2,35 per 1000 persone-anno). Il rischio complessivo di AD è rimasto più alto nella coorte con diabete tipo 1 dopo l’aggiustamento per i potenziali fattori di rischio (hazard ratio aggiustato, 1.76). I pazienti T1DM con più visite di pronto soccorso o di ricoveri avevano un rischio maggiore di successivo AD (hazard ratio, 30.1 e 70.3, rispettivamente) rispetto alla coorte senza diabete tipo 1.
“Questo studio di coorte retrospettivo di livello nazionale ha dimostrato che DM1 in infanzia può aumentare il rischio di AD,” scrivono gli autori.
Una nota a margine: passando dall’analisi scientifica a quella empirica, chi vi scrive rientra nella predetta quota di diabetici tipo 1 in età infantile che ha vissuto sulla propria pelle la dermatite atopica, e tale proposito sul tema – il quale da solo meriterebbe un capitolo – c’è sempre stata una digressione per non dire sottovalutazione da parte degli specialisti del diabete. Il perché non mi è dato sapere, ma probabilmente, piede a parte, viene considerato un problema su cui nulla si ha da dire e fare, da parte loro. Un grattacapo?