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A novembre, e più precisamente il fine settimana del 14/15 novembre si celebra il giorno mondiale del diabete. Fin qui tutto ok. Cioè, una bella iniziativa per far conoscere il diabete. Ma (come sempre c’è un ma), sono solo due giorni, in un mese, in un anno. E poi, se prendiamo Bologna visto che ci vivo, capita sempre nei giorni che c’è cioccoshow. Che ironia direi. Ma non è tanto li il problema. Il problema è che non basta. Perché il diabete non è solo un giorno. Sarebbe troppo facile, troppo bello. Il diabete è 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. È sempre. Non prende un giorno di riposo, non va mai in ferie. Non gliene frega se sei felice, non gliene frega se ti casca il mondo addosso. Paradossalmente è sempre li, vicino a te. Pure quando non sopporti neanche te stessa. Lui è li. Nel suo mondo “fatato”, fatto di insulina, zucchero, aghi, strisce, pungidito, micro e robe varie. E soprattutto numeri. Quanto adora i numeri il diabete. Non riesce a farne a meno. Da quella benedetta glicemia, alla quantità di insulina, al calcolo dei carboidrati. Solo numeri… Ed è vero che un diabetico vive una vita (quasi) normale. Ma dopo tutto questo si nasconde molto ma molto di più. Si nascondo sentimenti che pochi notano. Sacrifici che pochi possono immaginare. Si nasconde un mondo intero. Niente è impossibile, ma molte cose sono difficili. Però la cosa peggiore del diabete, molto più della malattia stessa, è l’ignoranza. Quella ha forme diverse, però che colpiscono. Forte. Profondamente. E lasciano segni, più di quello che fa un ago sotto pelle…E per questo c’è il giorno mondiale del diabete. Per dare informazioni. Per far vedere tutte le forme del diabete (eh già, non esiste solo uno!). Per dire che non basta solo un po di esercizio fisico e una “dieta” senza zuccheri per non avere il diabete (valido fino a un certo punto per il tipo 2), ma che il diabete tipo 1 viene a chiunque, bambini e adulti, chi mangia dolci e chi non ne mangia, a chi non è mai stato malato nella sua vita e a chi di malattie non se ne può più, a chi nella famiglia ha un diabetico, come a chi del diabete non sapeva neanche il nome…Il diabete ha mille facce. Non ricordiamoci solo il 14 novembre. Il diabete è tutti i giorni.

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